venerdì 2 dicembre 2016

CHI VUOLE BENE ALLA LOMBARDIA VOTA NO!

CHI VUOLE BENE ALLA
LOMBARDIA VOTA NO!

Chi vuole bene alla Lombardia vota NO al referendum costituzionale. Il motivo? La Lombardia ha solo da perderci con questa riforma: la Regione che in questi anni ha collezionato primati, dimostrando a tutti gli enti di questo paese come si possa amministrare bene tenendo i costi al minimo, ora rischia infatti di essere cancellata e privata di risorse e competenze.
Alcuni mesi fa la Confcommercio ha certificato che se le altre regioni si uniformassero ai servizi e ai costi della Lombardia avremmo un risparmio di ben 74,1 miliardi l’anno. Questo perché la nostra Regione spende poco e bene, mantenendo il numero minore di dipendenti pubblici in rapporto alla popolazione, tagliando in modo netto i costi della politica e pagando i fornitori intempi record.
Nonostante questi primati, la nostra Regione è quella trattata peggio dallo stato centrale: viene derubata ogni anno di 54 miliardi di euro, riceve i trasferimenti più bassi dallo stato, è costretta ad ospitare il più alto numero di clandestini e i lombardi sono i cittadini che vengono tartassati di più rispetto agli abitanti delle altre regioni.
E il governo Renzi cosa fa? Al posto che riformare il Paese in ottica federale per valorizzare le regioni virtuose responsabilizzare quelle sprecone, propone una riforma per centralizzare tutto e colpire soprattutto le regioni che funzionano come la nostra.
La riforma toglierà infatti alla Lombardia importanti materie come, ad esempio, le infrastrutture, la sanità, gli aeroporti, la protezione civile, il commercio con l’estero, la sicurezza del lavoro e molte altre ancora. In più, come se non bastasse, con la clausola di supremazia lo stato centrale si arroga il diritto di entrare nelle materie di stretta competenza della regione, portando via soldi e risorse alla Lombardia.
Insomma, si va nella direzione del centralismo più estremo e assistenzialista: 20 anni di battaglie per aumentare l’autonomia dei territori vengono calpestate e umiliate.
Ma noi non possiamo mollare: siamo alla battaglia decisiva tra centralismo e federalismo. Se vincerà il NO potremo rivendicare più autonomia e arrivare finalmente a votare il referendum autonomista lombardo. Se invece dovesse spuntarla il SI il sogno di diventare padroni a casa subirà un colpo pesantissimo.
Per questo motivo abbiamo un compito domenica 4 dicembre: votare e far votate NO per salvare la Lombardia e mandare a casa Renzi e il suo governo delle tasse e dell’immigrazione