giovedì 29 maggio 2014

Salvini, questa e' alleanza per speranza

BRUXELLES, 28 MAG - "Sono orgoglioso di sedere in questa alleanza per la speranza contro tutto cio' che e' unico" dalla moneta al mercato. "Siamo qui per fare contrapposizione ai trattati che ci svendono". "Non profitto, non merce, non consumatori, ma uomini", cosi' Matteo Salvini della Lega alla conferenza stampa con Marine Le Pen.

Tassa alle prostitute: la Lombardia ci prova

Al via l'iter della legge che prevede un registro delle lucciole. L'imposta sugli introiti al 40%


Milano - Tassare le «lucciole» per aiutare famiglie in difficoltà, imprese in crisi e abolire il bollo auto.

Quella per rendere legale e tassare la prostituzione è una delle battaglie della Lega che, per abrogare la legge Merlin, sta raccogliendo le 500mila firme necessarie per indire un referendum. Ma, contemporaneamente, in Regione Lombardia è partito l'iter per approvare una norma che istituisca un registro e tassi i guadagni. Aliquota già stabilita al 40 per cento e approdo ieri in commissione Bilancio dove il consigliere leghista Jari Colla è stato nominato relatore del progetto di legge che ha come primi firmatari il capogruppo del Carroccio al Pirellone Massimiliano Romeo e il vice presidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti. 
«La commissione - ha spiegato Cecchetti - ha adesso il tempo per far tutti gli opportuni approfondimenti e valutare la nostra proposta che rappresenta nel panorama legislativo nazionale una novità assoluta». Un progetto «che dà piena attuazione all'articolo 119 della Costituzione nella parte che garantisce autonomia di entrate alla Regione». Già pronta la replica alle molte proteste che si sono già alzate anche all'interno della coalizione di centrodestra che sostiene la giunta Maroni. Per i leghisti si tratta di «un progetto che ci avvicina ai Paesi e alle Regioni più avanzate del nord Europa, dove la prostituzione è un'attività come tutte le altre e come tale è soggetta a tassazione».

Per questo la Lega, ma con Forza Italia e Fratelli d'Italia d'accordo, chiede di istituire il registro di chi esercita la prostituzione. Iscriversi sarà condizione indispensabile per accedere ai servizi sociosanitari in cambio di un'aliquota del 40 per cento sui guadagni. Undici i capitoli del progetto di legge che prevede l'obbligo per «il soggetto esercente l'attività di meretricio» di tenere un registro «sulle quietanze di pagamento che dovranno garantire l'anonimato del beneficiario della prestazione sessuale». Per chi evaderà o pagherà in ritardo la tassa, sanzione dal 100 al 200 per cento del dovuto. Già stimato anche l'introito annuo per la Regione che potrebbe essere di almeno 300 milioni. «Soldi - sottolinea Cecchetti - che saranno destinati a un fondo per interventi a sostegno di disoccupati, delle famiglie che versano in particolare stato di necessità e per accelerare la cancellazione di alcuni tributi regionali, come ad esempio il bollo auto». Secondo alcune stime in Lombardia esercitano in case che di fatto sono «chiuse» oltre 4.500 «lucciole», metà delle quali sono a Milano e per l'80 per cento di origine straniera.

Pronti a far le barricate gli alfaniani. «Una proposta irrealizzabile - attacca il consigliere di Ncd Stefano Carugo - Esperienze già fallite. Dove ci hanno provato non ha funzionato, guardino la Germania. Voglio proprio vedere le prostitute che staccano regolare fattura a fine prestazione». Non solo. «Questo - per Carugo - è il modo migliore per incentivare il nero e lo sfruttamento». D'accordo, invece, l'assessore alle Pari opportunità Paola Bulbarelli in quota Forza Italia. «Sono loro stesse che chiedono di essere regolarizzate. Tassarle significa riconoscere che il loro è un lavoro ed è soprattutto un modo per tutelarle dal racket». Ma chiede che almeno parte dei proventi vadano al sostegno di donne vittime di violenza.

martedì 27 maggio 2014

Se domani si votasse, Lega si presenterebbe sola


"Se si votasse domani mattina, la Lega si presenterebbe da sola perché non c'è margine di discussione con altri possibili alleati. Spero che la batosta serva. Nuovo centro destra, a parte il nome, di centrodestra non ha nulla.Alfano non lo vedo, non si vede neanche lui, se non allo specchio". Queste le parole di Matteo Salvini, segretario federale Lega Nord, riconfermato al Parlamento europeo nelle consultazioni di domenica scorsa, ospite ad Agorà su Rai3.

Non ho mai visto Milano così triste e sporca

«Non ho mai visto Milano così triste e sporca: il Pd è il primo partito in città, ma io non mi rassegno, abbiamo due anni di tempo per tornare a far sognare Milano»

Matteo Salvini al seggio (Fotogramma)
«Mi fa piacere che lo sconosciuto Salvini abbia preso, nel Nordovest, cinque volte le preferenze del ministro Lupi (tra i nomi possibili di candidati del centrodestra per la successione di Pisapia, ndr). Da domani comincio la lotta per sfrattare il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. La Lega vuole essere capofila». Lo afferma Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, durante la conferenza stampa in via Bellerio per commentare i risultati delle europee di ieri, che hanno visto il Carroccio attestarsi al 6,2%. Personalmente Salvini ha collezionato 108.661 preferenze. «Non ho mai visto -prosegue Salvini- Milano così triste e sporca: il Pd è il primo partito in città, ma io non mi rassegno, abbiamo due anni di tempo per tornare a far sognare Milano».
 
Gli equilibri in Regione
Il voto europeo non cambiera’ gli equilibri in Regione. Lo ha spiegato il presidente della Regione Roberto Maroni che questa mattina ha assistito seduto assieme alla stampa, all’incontro con cui il leader del Carroccio Matteo Salvini ha commentato i risultati elettorali. «I gruppi consiliari non cambiano, rimangono quelli che sono», ha risposto Maroni a chi che gli chiedeva di possibili nuovi rimpasti di giunta dopo il dato deludente del Nuovo centrodestra.«Ora sento la responsabilita’ di guidare la coalizione con ancora più’ determinazione», ha aggiunto.
 

Milano Salvini prenota la candidatura a Sindaco

Chi sarà il candidato sindaco del centrodestra alle prossime amministrative? Tra gli effetti collaterali dei «sorprendenti» risultati del voto di domenica a Milano c’è anche la lotta intestina nella galassia Fi-Lega-Ncd per la successione a Giuliano Pisapia. Ieri, dall’alto del suo numero di preferenze il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini ha lanciato il guanto di sfida al suo potenziale competitor, il ministro Ndc delle Infrastrutture, Maurizio Lupi che non ha mai nascosto il desiderio di correre alle prossime comunali del 2016: «Mi fa piacere che lo sconosciuto Salvini - dice ironicamente il segretario del Carroccio - abbia preso nel Nord ovest 5 volte le preferenze del ministro Lupi e siccome da domani iniziamo l’azione di sfratto al sindaco di Milano Pisapia la Lega vuol essere capofila». Le cifre parlano chiaro. Salvini è stato il «re» delle preferenze della circoscrizione che mette insieme Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, con 223.103 voti personali, più della capolista del Pd, Alessia Mosca che ha raggiunto le 181.436 preferenze. Lupi si è «fermato» invece a 46.380. Se si guarda il voto milanese la situazione volge sempre a favore di Salvini, anche se la distanza è minore: 19.177 voti al segretario della Lega, 8.809 all’ex assessore della giunta Albertini. Quanto basta al leader del Carroccio per «prenotare» con largo anticipo un posto in prima fila per la sfida del 2016. «Non ho mai visto Milano così triste e così sporca, è vero che il Pd è il primo partito in città, ma io non mi rassegno credo che un centrodestra pulito, serio ce la possa fare, abbiamo due anni di tempo: ci sono».


Berlusconi dovrebbe lasciare

Salvini: Berlusconi dovrebbe dimettersi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, in un'intervista al sito Affari italiani.it, spiega la sua strategia, il suoi progetti per il futuro. Fa un'analisi della situazione attuale del centrodestra e guarda al futuro. Su Berlusconi sembra non avere dubbi, usa il paragone con Sacchi che "dopo aver vinto tutto al Milan...". Insomma, sostiene che dovrebbe lasciare ma non si sbilancia sulla figlia Marina liquidando la domanda del giornalista con uno sbrigativo: "Non mi piacciono le dinastie". 
La vittoria di Renzi - Fa autocritica sul centrodestra ma prima si concentra su Renzi. Sostiene che il suo 40% è costruito sulle promesse "e le promesse vanno poi mantenute e purtroppo la situazione economica non è certo positiva". Salvini inoltre si concentra su quel 40% di italiani che non sono andati a votare "Quiondi c'è un mare di gente alla finestra con cui io voglio parlare. Se il Centrodestra si sveglia dopo la mazzata torna a fare il Centrodestra. Ma a fare il Centrodestra, perché non lo ha fatto in questi tre anni. Un Centrodestra che sostiene Monti, Letta, Renzi e fa le riforme con la sinistra non è il Centrodestra".
La strategia - Per Salvini, quindi il centrodestra dece "fare il centrodestra sui temi dell'immigrazione, dell'economia, della lotta allo statalismo, del non andare accompagnati alla Merkel. Che Centrodestra è? Io domani sono con la Le Pen mentre Forza Italia e Ncd se non cambiano le cose siederanno con la Merkel. C'è un problema di identità, per assurdo la Lega è l'unica forza di Centrodestra che è cresciuta". E infine a proposito di Fratelli d'Italia si sbilancia: "Conto di costurire qualcosa con loro"