Frittata di pomodori


Il pomodoro è culturalmente un ortaggio che caratterizza l'alimentazione dell'Italia centro-meridionale. Tuttavia la fritada cui pumatesi testimonia, anche nella pianura Padana, la popolarità del pomodoro, fin dall'inizio del XIX secolo, quando l'Odescalchi, nel suo "Cuoco senza pretese" ne aveva sottolineato la convenienza economica.
Difficoltà:Minima
Tempo di esecuzione:25 minuti
Tecnica di cottura: Frittura
Stagionalità:  Tutto l'anno 
Utensili: tagliere, terrina, frusta, padella antiaderente.
Preparazione per 4 porzioni:
  • UOVA:   7
  • POMODORI MATURI:   5
  • FORMAGGIO GRANA GRATTUGIATO:  40 g
  • SALE e PEPE:  q.b.
  • OLIO:  40 g 
L'ingrediente: il pomodoro   I pomodori giunsero in Europa all'inizio del XVI secolo e ricevettero i nomi poetici di pomi dell'amore, pomi del paradiso, mele d'oro.
Originari del Perù, erano stati però domesticati in Messico dove, con il nome di tomatl, avevano un largo utilizzo alimentare.
In Europa ebbero una funzione decorativa almeno fino alla metà del XVIII secolo.
Il medico cinquecentesco Costanzo Felici, in un suo scritto De l'insalata, li definisce "più belli che buoni", e solo un naturalista dello stesso periodo, Pier Andrea Mattioli, ne segnala l'uso nelle insalate.
Oggi sono uno degli ortaggi più coltivati per fini industriali, non solo nel Meridione d'Italia, ma anche nella fascia padana della Lombardia, soprattutto nelle provincie di Cremona e di Mantova.
Di modesto apporto calorico, il pomodoro è ricco (soprattutto se ben maturo) di vitamina C e vitamina A.
Quest'ultimo costituente (abbastanza stabile ai trattamenti tecnologici ed alla cottura) esplica una interessante attività protettiva antiossidante: per tale ragione il consumo di pomodori o prodotti a base di pomodoro è altamente raccomandato dalle più recenti linee guida nutrizionali.
Entrato più tardi che altrove nella cucina familiare, il pomodoro ha però trovato una sua collocazione integrativa nelle linee già strutturate della gastronomia lombarda.
Lo ritroviamo, perciò, in piatti classici che prima dell'800 si preparavano in bianco, come l'ossobuco, la buseca, il coniglio alla cacciatora e persino qualche stufato.

  • Sbucciare i pomodori, liberarli dei semi, spezzettarli e lasciarli sul tagliere a sgocciolare;
  • in una padella, affettare finemente la cipolla e farla rosolare nell'olio, finché non sia ben colorita;
  • aggiungere i pezzetti di pomodoro, facendoli cuocere quanto basta per far evaporare il liquido naturale;
  • nel frattempo, sbattere le uova con il sale, il pepe e il formaggio;
  • quando i pomodori avranno perso la loro umidità, unirvi le uova sbattute, mescolare rapidamente per distribuire uniformemente i pomodori e portare a cottura a fiamma dolce.
Note: pelare i pomodori   Il modo più semplice per togliere la buccia ai pomodori è quello di scottarli per un paio di minuti in una pentola di acqua bollente: la buccia, sottile, resistente e difficile da digerire si stacca con facilità.
Se i pomodori da sbucciare sono pochi e non merita far scaldare l'acqua, si può provocare il distacco della buccia dalla polpa passando su tutta la superficie del pomodoro, con una leggera pressione, la costola del coltello (come se volessimo sbucciare il pomodoro con il coltello rovesciato).
E' necessario asportare, se il pomodoro non è ben maturo, l'eventuale polpa verde attorno all'attaccatura del picciolo, perché contiene solanina, notoriamente tossica.
La pratica di liberare i pomodori dai liquidi, facendoli sgocciolare o strizzandoli preventivamente, è consigliabile per tutte le preparazioni in cui non sia necessaria la trasformazione in salsa, o anche per quelle salse non destinate a cottura prolungata in cui si vogliano mantenere le qualità delle freschezza.
Varianti: non è raro che la frittura avvenga nel burro.
E' possibile aggiungere all'uovo sbattuto un cucchiaio di farina (da agitare bene con la frusta per evitare la formazione di grumi), o un pezzettino di luganega sbriciolata, o qualche fogliolina tritata di prezzemolo.

Anche nella sua versione arricchita con la salsiccia, è una formulazione equilibrata, che può correttamente seguire un piatto di pasta o di riso, purché non eccessivamente condito, e precedere un dessert dolce senza creme e farcie.
Vino Riviera del Garda Bresciano Chiaretto DOC o Colli Morenici Mantovani del Garda Rosato DOC; ma anche, secondo la tradizione, un Oltrepò Pavese Sangue di Giuda DOC.

(per porzione):  

   Energia (kcal)
309
   Proteine (g)
16,8
   Lipidi (g)
23,1
   Glucidi (g)
4,5
   Sodio (mg)
531
   Colesterolo (mg)
376
   Fibra (g)
2,3



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