martedì 24 maggio 2016

Milano 29 Maggio - Noi non siamo Servi


Pensieri in tema di Elezioni Comunali

Navigando in reta si trovato diversi spunti per descrivere quello che succede a Cassano proveremo ora a farne un scritto organico.

Siamo a pochi giorni dalla elezioni e si scatena la caccia al voto  gli amici o pseudo tali che fino a ieri non sapevano nemmeno cosa fosse la politica, che ti chiamano fingendosi interessati a come stai. Ma il loro obiettivo e´ quello di avere il tuo “voto” o di  raccomandarti qualche loro parente, da votare, in lista per le elezioni comunali.

Possiamo chiamarli “Facce di bronzo”, ma visto che siamo Milano meglio “ facce di tolla”.

Vecchi conoscenti, da sempre di destra, passati impunemente nel gruppo di “cassano etica ed ecologista “nome sotto cui si nascondono i vecchi verdi cassanesi”, probabilmente perchè illuminati dai giochi pirotecnici del beneamato sindaco; democristiani da generazioni, che ti chiedono di votare per i “pentastellati” o per il “partito democratico”. Gli ideali, la coerenza e la dignità stracciati per qualche promessa, sicuramente, sarà disattesa. Se ben ricordo, una volta, questo genere di “servi di scena” venivano chiamati portatori d’acqua, oggi, invece, non resta che soprannominarli voltagabbana, opportunisti, profittatori e arrivisti. Una totale confusione. Senza parlare delle tanto decantate “quote rosa” trasformate velocemente dalle stesse in “quote di genere”. Potenza della lingua Italiana. Miguel de Unamuno, filosofo, scrittore e drammaturgo spagnolo asseriva: “La maggior parte di coloro che pensano di cambiare idea, quasi certamente, non ne ha mai avuta una. 

Ma passiamo a coloro che farebbero carte false pur di ritrovarsi in una qualsiasi lista elettorale. Per la maggior parte dei casi si presentano come gente a modo ma sotto la maschera sono falsi, ipocriti, bugiardi, arroganti e convinti che l’elettore sia un decerebrato. Probabilmente, visti i risultati elettorali, potrebbero avere ragione. Solamente prima delle elezioni ti ricevono, ti sorridono, si dimostrano disponibili sapendo perfettamente che passato il santo...passata la festa. Slogans e paroloni a parte, “lor signori” sanno perfettamente che tutte le loro promesse resteranno inevase e che tutti questi sforzi serviranno loro ad occupare una qualsiasi poltrona che possa garantirgli prebende e benefit immeritati.

Un´ultima considerazione meritano le liste civiche i liste civiche, ormai tradizionali nelle elezioni amministrative di Cassano. Portatici di interessi particolari, individuali o di trombati, in realtà esprimo dei sentimenti “antipolitici”, e in qualche occasione manifestano il disagio di chi prova fastidio a schierarsi con l’una o con l’altra parte, anche se sono politicamente caratterizzate.
Il voto a queste liste è inutile, come dimostra anche la storia recente nel nostro comune.
Infatti, è pacifico, nessuna lista civica, in un sistema sempre più bipolare e nelle amministrative caratterizzato dal doppio turno elettorale, ha la ben che minima possibilità di raccogliere più voti di uno dei due principali schieramenti politici.

Per questa ragione i partiti delle due coalizioni hanno imparato come si fa a depotenziare una lista civica: basta non fare apparentamenti o accordi tra il primo ed il secondo turno, tanto non cambierebbe nulla.

Le liste civiche hanno infatti un potere di ricatto o di interdizione uguale a zero. Ed e’ giusto saperlo.

lunedì 9 maggio 2016

Cassano : Amministrative di giugno, tutto pronto per la campagna elettorale.



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Undici liste elettorali, tre coalizioni e sei candidati sindaco; questo in cifre l’esercito dei
protagonisti in lotta alle elezioni amministrative del 5 giugno per scegliere la squadra che dovrà
amministrare Cassano nei prossimi cinque anni.
Liste elettorali presentate, tutto è pronto per il via ufficiale alla campagna elettorale. Alla
mezzanotte di venerdì è scaduto il termine per la presentazioni dei nominativi che danno il quadro
finale per chi votare alle prossime elezioni amministrative cassanesi del 5 giugno. Undici liste, tre
coalizioni e sei candidati; in questi numeri tutti i protagonisti che si daranno battaglia nei prossimi
giorni durante la campagna elettorale. Il Centro Sinistra ripropone la candidatura di Roberto
Maviglia, sindaco uscente, in coalizione con il Partito Democratico, Cassano Etica Ecologista e
Sinistra per Cassano, a guidare la coalizione di Centro Destra sarà Mario Albè con la Lega Nord,
Forza Italia e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale; la terza coalizione riguarda invece una unione di
due liste civiche: Io Scelgo Cassano! Groppello - Cascine che per il candidato sindaco Andrea
Savino sarà sostenuta dalla civica Cassano Sicura. In campo anche il Movimento 5 Stelle, che punta
su Antonio Rizza, e altre due liste civiche: Cassano Obiettivo Sicuro che candida Elena Bornaghi
mentre la civica Trasparenza e Legalità per Cassano propone come candidato l’avvocato Concetta
Sannino. Stabilito chi sono i candidati in lotta per la guida alla città nei prossimi cinque anni,
l’attenzione si sposta ora sui programmi elettorali di ognuno di loro, programmi che dovranno
convincere gli elettori a fare le scelte giuste, auspicate da ogni candidato, in cabina elettorale.
Novità del voto delle prossime amministrative comunali sarà la possibilità di poter scrivere le
preferenze in coppia, vale a dire si può riportare nella stessa scheda il nominativo di un uomo e una
donna. Indipendentemente da chi sarà il prossimo sindaco di Cassano d’Adda, l’auspicio è che il
diritto-dovere del voto democratico venga messo in atto da tutti i cittadini che ne hanno facoltà,
affinché a perdere possa essere il “partito dell’assenteismo”.
Stefano Dati
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Cassano - Polemiche, saluti e ringraziamenti all' ultimo consiglio comunale



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“Ringrazio i consiglieri che in questi cinque anni, chi più chi meno, è stato presente in Consiglio Comunale”. Ha salutato con queste parole il primo cittadino Roberto Maviglia maggioranza ed opposizione ieri sera in un Consiglio Comunale sorvegliato dalle forze dell’ordine.
Cassano d'Adda, 5 maggio 2016 - Ultimo Consiglio Comunale blindato con la presenza di tutti gli agenti della polizia locale ed una pattuglia dei carabinieri quello andato in scena ieri sera. L’annunciato dell’abbandono per protesta dell’aula consigliare di alcuni consiglieri dell’opposizione, ed una pacifica manifestazione fatta solo con una bandiera con scritte di contestazione da parte della lista civica Trasparenza e Legalità per Cassano, ha fatto scattare la preoccupazione da parte dell’Amministrazione comunale che ha richiesto la presenza in forze degli agenti di polizia locale e carabinieri. La contestazione era legata alla contrarietà sulla decisione presa a porte chiuse dall’esecutivo con delibera di giunta sull’adozione del progetto per il recupero dell’area ex Linificio. Il nervosismo della serata è stato palpabile subito dai primi minuti dall’inizio del dibattito consigliare, quando gli esponenti della lista civica dell’avvocato Concetta Sannino avevano esposto una bandiera con la scritta” Massimo rispetto per i cittadini prima di tutto”. Il presidente del Consiglio Comunale Aristide Caramelli aveva immediatamente chiesto di rimuoverla altrimenti sarebbero intervenute le forze dell’ordine. Analoga minaccia d’intervento degli agenti era stato fatta da Caramelli anche successivamente durante lo svolgersi del dibattito consigliare, quando alcuni cittadini presenti in sala mormoreggiavano più del solito su quanto veniva detto dai consiglieri di maggioranza.
” Di fatto è stato un consiglio comunale caratterizzato da un dispiegamento di forze dell'ordine degno di un'udienza del maxi processo di Palermo, nonostante gli argomenti trattati fossero di tutt'altra specie. - Ha sostenuto l’avvocato Concetta Sannino protagonista con gli appartenenti alla sua lista civica dell’affissione della bandiera con scritta di protesta fatta subito rimuovere - E' inoltre antidemocratico che un consigliere di maggioranza si permetta di autereferenziarsi in una seduta pubblica del consiglio comunale, definendo se stesso ed il proprio gruppo come unica alternativa politica al governo della città. E' deludente anche che i principi democratici abbiano subito ieri sera un così duro colpo senza che neanche la minoranza, decimata nella presenza, rappresentativa dei cittadini elettori, abbia saputo contrastare”. Assente per ribellione il consigliere dell’opposizione della Lega Nord Fabio Colombo, aveva inviato i colleghi dell’opposizione ad abbandonare l’aula dopo la lettura da parte del presidente del consiglio comunale Aristide Caramelli, della lettera a lui inviata con le motivazioni della protesta.”E’ stato commesso un fatto a mio parere gravissimo: come tutti sapete a poco più di un mese dalle elezioni la sola giunta comunale ha deciso di approvare il piano di recupero ex linificio. - si legge nella missiva di Fabio Colombo - Un piano che prevede la realizzazione di 500 nuove abitazioni  che equivale a circa 1500/2000 nuovi residenti, oltre ad attività commerciale ed artigianali, deciso dalla solo giunta comunale senza un passaggio ufficiale in Consiglio.
Non mi risulta inoltre, che sia stato redatto nessun verbale dalla consulta urbanistica ne quello dalla consulta ecologia”. Il presidente Caramelli non ha ritenuto di dover leggere la comunicazione del consigliere Fabio Colombo, spiegandone le motivazioni con tanto di citazioni legislative, ed i consiglieri dell’opposizione presenti, 3 su 6, sono rimasti al proprio posto senza abbandonare subito l’aula. Al momento del voto per l’approvazione del bilancio consuntivo del 2015, all’ordine del giorno, hanno quindi messo in atto la loro protesta allontanandosi dai banchi del consiglio comunale rinunciando così al voto. Il bilancio consuntivo è stato comunque approvato con la sola votazione dei consiglieri di maggioranza”.

giovedì 5 maggio 2016

Svuotiamo le librerie... e diamo un dispiacere a Renzi!

Cara Amica, caro Amico,
da giovedì sarà nelle librerie di tutta Italia, anche online, il mio libro, in cui racconto la nostra idea di futuro.
In un momento in cui Renzi e i suoi occupano ogni spazio mediatico, sarebbe bello che in tanti, a partire da te, corressero in libreria e aiutassero a diffondere il nostro pensiero.
Buona lettura, e grazie.
Io non mollo! 


Matteo Salvini


L'intervento del Consigliere Fabio Colombo che il "democratico" Presidente del Consiglio Comunale non ha voluto leggere !!

Di seguito pubblichiamo l'intervento del Consigliere Fabio Colombo che il "democratico" Presidente del Consiglio Comunale ieri sera non ha voluto leggere :


"Consiglieri tutti, vi informo che dopo lunga riflessione  ho deciso di non intervenire alla  seduta del consiglio comunale di questa sera.
Questo perché il Consiglio  stato  espropriato  dalle  proprie  funzioni  e  dei  propri  diritti. 

E’ stato  commesso  un  fatto a mio parere gravissimo: come  tutti  sapete  a  poco  più  di  un  mese  dalle  elezioni  la  sola  giunta  comunale  ha  deciso di approvare  il  piano  di  recupero  ex linificio.

Un  piano  che  prevede  la realizzazione di  nuove 500 abitazioni  il che equivale a circa 1500/2000 nuovi residenti oltre ad attività  commerciale ed  artigianali  deciso  dalla  solo  giunta comunale senza un passaggio ufficiale in Consiglio.

Non mi risulta inoltre che sia  stato redatto  nessun  verbale  dalla  consulta  urbanistica  ne  quello  dalla  consulta  ecologia.

Spero che tutti voi abbiate avuto modo di verificare  tutta la  documentazione  allegata  al  piano  di  recupero, noi lo abbiamo fatto e la stessa risulta incompleta  e non capiamo come sia stato possibile adottarlo.

Vi e domandiamo siete proprio certi che:

La  proprietà  sia   legittimata  a  presentare  questo  Piano di Recupero?

Siano state richieste tutte le  autorizzazioni  e verificati tutti   progetti?

L’intervento  rispetti  le  previsioni  del  pgt?

La proprietà abbia i diritti su tutte le aree che interessano il Piano di Recupero?

I costi di  urbanizzazione previsti sono corretti?

Vi e’ chiaro che dedotte le  opere  a  scomputo  degli  oneri,  rimangono  circa 5 milioni  di  euro di costi,  a  carico  di  chi?  Dei cassanesi?  Inoltre  ci  sono  diverse opere  con  costi  a  carico  sempre  dei  cittadini  cassanesi, ed  opere  migliorative  che  non sono poi cosi chiare?

Last “but not the Least” come dicono gli inglesi ciò  che  lascia basiti  è  la  tavola  degli  espropri. Un’iniziativa  privata  che  nel  proprio  progetto  indichi  le  aree  da  espropriare  indispensabili  per  l’intervento  stesso  che  è  privato.  Dove si e’ mai   visto  che  un  privato  espropri un  privato? Nemmeno a “Topolinia”

Mi rivolgo soprattutto  ai consiglieri  della  maggioranza  non  giratevi  dall’altra  parte, non  fate  finta  di  nulla. Questa non  è  la  trasparenza  e  la  democrazia che avevate promesso in questi anni ed il consiglio risulta in questo modo essere stato esautorato dei propri poteri.

E per questo la vostra e mia presenza risultano del tutto superflue.
Un saluto


                          Fabio Colombo

Cassano Sul treno senza biglietto spintona guardia giurata e lancia sasso contro finestrino - Il "solito" Far West

lunedì 2 maggio 2016

Progetto linificio una scelta sbagliata oltre che eticamente Scellerata


Parto dal presupposto che questo mio sfogo non e’ legato all’imminenza delle prossime elezioni di giugno per le quali fino all'ultimo ho riflettuto sul se ricandidarmi o no ed deciso di farlo solo per rispetto per qui 1522 cittadini cassanesi che cinque avevano deciso di credere in me. Ed anche se non credo non credo che verrò rieletto se lo fossi penso che mi dimetterei subito, visto che in questi anni il ruolo del Consigliere Comunale ha perso ogni valore, infatti tutte le decisioni vengono prese dalla Giunta su mandato di chi sta nella stanza dei bottoni.


Dopo queste considerazioni passo ad invece a qualcosa di più importante è che peserà sul futuro di tutti per gli anni a venire, ossia la scellerata scelta di una giunta che a solo un mese della elezioni decide di approvare un piano di recupero come quello del linificio "flottendosene" ampiamente di tutto quello che avevano promesso ai cittadine durante la scorse elezioni e che hanno sempre professato, etica, trasparenza, partecipazione.
Quello che sinceramente mi stupisce e' il comportamento del sindaco di cui avevo indipendente dalla opposta visione politica un considerazione positiva, anche per la passata conoscenza personale, ma che anche alla luce di questa decisione devo assolutamente rivedere.
La scelte di approvare  il progetto presentato da parte della società Alauda che prevede il recupero dei 140 mila metri ennesimo progetto definito di recupero dell’aera ex Linificio, abbiamo perso il conto se si tratta del quarto o del quinto, come abbiamo denunciato più volte in passato, per me si tratta di un progetto di cementificazione selvaggia in modo particolare quando si parla di nuova residenza per 500 abitanti.
Avevamo gia’ domandato  ma l’amministrazione ha presente quanti vani sfitti ed immobili non venduti ci sono sul territorio comunale? Si ricordano quello che hanno scritto e fatto quando in passato è stato approvato il piano di recupero area Veca, (EX Harry) e loro erano in minoranza? O quando la maggioranza precedente aveva avviato a pochi giorni dalla propria decadenza  il cantiere, per altro totalmente finanziato” per polo sicurezza, che tra l’altro avrebbe risolto anche il problema della sede della protezione civile e delle poste, Evidentemente no!
Per l’area EX Linificio abbiamo sempre detto che si sarebbe dovuto  pensare a qualche cosa di diverso. Ossia ad un area destinata a polo tecnologico per promuovere l’imprenditoria giovanile e le nuove tecnologie o in alternativa ad un area museale archeologica industriale sul esempio di Crespi d’Adda. Ribadiamo, nessuna destinazione urbanistica abitativa, e su questo tema inoltre volevamo che fossero i cittadini a decidere”. “Devo constatare che per l’ennesima volta i paladini della trasparenza anziché coinvolgere la cittadinanza con un referendum su decisioni importanti ha prima proposto l’ennesima assemblea pubblica, poi un rapido passaggio con i consiglieri comunali  ed alla fine hanno deciso loro i soliti noti. Questa e' la loro democrazia. Comprendiamo che è iniziata la campagna elettorale, quindi dopo il Giro d’Italia  che arriva per festeggiare i 50 anni dalla vittorio di Gianni  Motta non per certo merito loro, arriva anche il progetto sul Linificio forse per la paura di non poterlo più fare dopo le elezioni. 

Campagna elettorale che tra parentesi stanno facendo con i soldi dei cittadini come dimostra la distribuzione del opuscolo con bilancio di mandato (pagato da tutti noi) nel quale falsamente affermano di avere raggiunto oltre il 75 dei loro obiettivi.

Si dimenticano però di citare i loro insuccessi (di seguito solo un breve campionario non esaustivo)

Ø   Il Tribunale trasferito a Milano
Ø   L’Ufficio postale di Gropello è stato chiuso
Ø   La Caserma Carabinieri andrà a Pioltello
Ø   Il Progetto Polo Sicurezza è stato Cancellato.
Ø   La realizzazione Auditorium in ritardo di 4 anni
Ø   La Tangenziale in ritardo di 4 anni
Ø   Il Vice Sindaco PD indagato per abuso d’ufficio e truffa in concorso
Ø   L’Assessore ex IDV dimesso a furor di popolo per affermazioni omofobe
Ø   Città molto più insicura ed in mano alla criminalità come dimostrano tutti i fatti di cronaca di quasi anni
Ø   Si sono succeduti 4 comandati polizia locale
Ø   Le Tasse sono aumentate
Ø   Le Cooperative hanno preso tutti o quasi gli  appalti pubblici
Ø   L’estensione della casa di Riposo e’ nel limbo
Ø   Il Comune ha perso cause civili contro i cittadini (Ananasso, Via Newton)

A questo punto ci chiediamo il perché di tanta fretta nell’approvare un progetto cosi importate, a meno che come diceva qualcuno “A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina.”, in futuro il progetto o parte dello stesso finisca in mano a qualche amico o amico di amici della giunta ...

FC 


Il Giorno - Ex Linificio, dopo 20 anni il recupero è vicino

Cassano d'Adda (Milano), 1 maggio 2016 - Ex Linificio, la Giunta adotta il piano di recupero, «dopo 20 anni di parole uno storico traguardo». Adozione l’altro pomeriggio, ora le osservazioni, entro un mese l’approvazione definitiva, e poi semaforo verde ai lavori. In volata: il 3 giugno la data ufficiale di decadenza dell’amministrazione in carica. E questo, come era prevedibile, è il cavallo di battaglia degli oppositori politici: «Irresponsabile approvare un intervento di questa portata un mese prima delle elezioni: una corda al collo per l’amministrazione che verrà». Torniamo all’adozione del maxi progetto, l’ultimo di almeno una quindicina abbozzati in vent’anni, il definitivo, presentato dalla società Alauda a marzo. Prevede, nelle linee generali, un intervento misto con residenza (almeno 600 nuovi abitanti), commercio e terziario, verde e parti museali. C’è anche un’appendice suggestiva, l’ipotesi di un traghetto dal nuovo quartiere alla stazione ferroviaria via canale Muzza.
L'area dismessa, ammasso fatiscente di vecchi capannoni, rottami e pericolo, una ferita nel cuore del centro storico, attende da decenni. L’iter, arenato a lungo nei giorni neri dell’inchiesta tangenti, è andato avanti lento. Il piano è stato inserito nelle linee guida del Pgt «ed eccoci qua - così l’assessore all’Urbanistica Vittorio Caglio -. Adozione fatta perché il recupero di quest’area era uno dei punti strategici nel programma di mandato dell’Amministrazione, il Pgt del 2013 ha creato tutte le condizioni dal punto di vista urbanistico perché si potesse procedere e il Parco Adda Nord ha confermato la pianificazione del Comune, vincolando inoltre gli edifici esistenti che devono essere recuperati come archeologia industriale. La bozza del piano di recupero - ancora Caglio - è stata presentata ai consiglieri e alla cittadinanza. Il piano ha seguito tutto l’iter previsto. L’adozione, ora, è qualche cosa che si può definire storico per Cassano. Dopo anni di ipotesi mai approdate a nulla di concreto siamo all’arrivo. Ci prendiamo questa responsabilità con soddisfazione». Le elezioni imminenti? «Chi ora strumentalizza questa circostanza è forse spiazzato. Qui c’è la politica che sa decidere per il bene della città».
Fra le voci indignate, subito, c’è quella di Mario Albè, sfidante di Maviglia e candidato di Lega, FI e Fratelli d’Italia: «Reputo gravissima la scelta di approvare in Giunta, a un mese dalle elezioni, un progetto di questa immane portata. La maggioranza non ha dato prova di grande trasparenza e responsabilità. Alla serata di presentazione avevo chiesto, accoratamente, di evitare questo passo. Oggi vediamo il risultato, i cittadini prendano atto». Il progetto? «Sono un tecnico, e non ne parlo perché non ho accesso alla documentazione completa. Ci sono aspetti che avrei voluto vagliare a fondo: accessibilità, sicurezza, fognature, parcheggi. Non sarà possibile. L’amministrazione ha scelto il salto in avanti, lascia a chi verrà una eredità pesante».
di MONICA AUTUNNO