Cassano d'Adda (Milano), 20 aprile 2016 - Salta il primo tentativo di conciliazione in Prefettura, primo presidio, dalle 16 alle 17, per i lavoratori della mensa scolastica di Cassano d’Adda. Si è svolto alle scuole elementari di via Di Vona, dove si trova il centro cottura. L’udienza di conciliazione è finita in nulla per muro del gestore, che ha inviato un rappresentante legale adducendo un vizio formale nella convocazione. E ora, insieme ai lavoratori, sono su tutte le furie anche gli amministratori comunali: «Atteggiamento inaccettabile. Domani (oggi per chi legge) abbiamo nuovamente convocato l’azienda, e con urgenza. Capiscano che non possono prenderci in giro».
Da settimane lo stato di agitazione dei lavoratori del servizio mensa, appaltato da sei mesi circa a Gemeaz Elior, divisione del colosso multinazionale Elior spa. Questioni contrattuali al centro del contendere, relative in particolare a turnazioni, conteggio ferie e festività e numero degli addetti. Nelle scorse settimane vari tavoli in Comune, ieri la prima convocazione in Prefettura, per la prima conciliazione obbligatoria. E qui la sorpresa. «L’azienda - così Simona Merisi, assessore alla Pubblica istruzione - ha inviato un legale rappresentante, il quale ha notificato la “non competenza” della convocazione, inoltrata a Elior spa anzichè a Gemeaz Elior. Una motivazione assurda e inconsistente, dato che si tratta di fatto della stessa realtà. Persino la funzionaria prefettizia ha sottolineato la scorrettezza della circostanza. Siamo riconvocati per venerdì mattina». Il braccio di ferro prosegue. Ieri un primo presidio di un’ora dei lavoratori, presenti in buon numero. Oggi l‘incontro in Comune. E quasi ogni giorno ispezioni comunali fra le pentole, per verificare lo stato dell’arte e la congruenza delle segnalazioni dei dipendenti. Su presidio e vertenza una nota di Fisascat Cisl. «Vi sono - spiega Cinzia Belotti, della Fisascat Cisl bergamasca - numerosi interrogativi, a partire dal rispetto dei termini dell’appalto e dalla gestione delle ferie del personale, che prima venivano gestite all’interno delle festività ora soppresse. Adesso, invece, il servizio si trova a dover fare i conti con l‘assenza del personale nel bel mezzo dell’attività, perché il diritto alle ferie è insopprimibile e quindi ogni lavoratore intende goderne». Situazione anomala, che sta già ripercuotendosi sul servizio.
Commento: ogni commento e' superfluo, questa Giunta sbaglia anche le cose piu semplici e sulle quali ritiene si essere competente...
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