giovedì 29 ottobre 2015

Cassano, calci, pugni e bastonate per rubare soldi e telefono - IL FAR WEST CONTINUA

Cassano d'Adda (Milano), 29 ottobre 2015 - Pestato a sangue da un giovane connazionale che gli strappa portafoglio e cellulare. L’aggredito, un marocchino di 20 anni, è in ospedale, in prognosi riservata. L’aggressore, un secondo cittadino marocchino di 22 anni, residente nella Bergamasca, è stato arrestato nottetempo dai carabinieri di Cassano d’Adda e si trova già in carcere, con l’accusa di lesioni gravi e rapina. Nel frattempo si indaga sulla possibile matrice dell’aggressione: non si escludono, oltre a quello della rapina, altri possibili retroscena. Il bottino esiguo della rapina, un cellulare e un centinaio di euro in contanti, non giustificherebbero del tutto la violenza del pestaggio, avvenuto peraltro in circostanze in parte da chiarire. Tutto è comunque accaduto l’altro pomeriggio, in una zona isolata appena al di fuori dell’abitato cassanese, verso Fara Gera d’Adda. Stando a quanto la vittima, un marocchino domiciliato a Cassano d’Adda, ha avuto modo di riferire ai militari che lo hanno sentito dopo il ricovero, il suo connazionale l’avrebbe avvicinato e approcciato senza un motivo.
«Non lo conoscevo - avrebbe raccontato - se non di vista. All’improvviso ha iniziato a picchiarmi». Botte da orbi, un’aggressione selvaggia: calci, pugni, forse colpi inferti con una mazza o un oggetto contundente. Poi la fuga con il portafogli e un telefono cellulare rubati al ragazzo, rimasto a terra. Quando il ferito ha chiesto aiuto, le sue condizioni sono apparse subito critiche. I sanitari, all’ospedale di Treviglio dove è ancora ricoverato, hanno scelto di non sciogliere la prognosi, anche per valutare il decorso di una brutta commozione cerebrale che il giovane ha rimediato battendo violentemente la testa sul selciato. Immediatamente i carabinieri di Cassano d’Adda hanno avviato indagine e ricerche, giungendo alla identificazione dell’aggressore, raggiunto in serata e a domicilio.
Nel suo appartamento in provincia di Bergamo, a Casirate d’Adda, i militari non hanno ritrovato il portafogli nè il denaro ma il cellulare rapinato al giovane ricoverato in ospedale. Ai polsi dell’aggressore sono scattate immediatamente le manette. Portato in camera di sicurezza, è stato in nottata trasferito a Milano. Arresto compiuto, ma indagine ancora aperta. Il movente della sola rapina non giustificherebbe, ma sono solo per ora solo ipotesi, il selvaggio accanimento dell’uomo sul connazionale.

Commenti: Grazie alla sinistra per la sensibilita' in tema sicurezza, e per gli "amici" extracomunitari

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