martedì 1 settembre 2015

Selfie, ruspa e t-shirt Ecco i «bocia» di Salvini

Non saltano un appuntamento, a volte addirittura presentandosi con ore di anticipo quasi fosse un concerto della popstar del momento. E anche ieri, alla serata di chiusura della Bèrghem Fest di Alzano Lombardo, non si sono tirati indietro, ingannando l’attesa con una pizza e - per chi può già permetterselo, carta d’identità alla mano - una birra. Sono i giovani, giovanissimi fan di Matteo Salvini, tutti a caccia di un selfie o di una stretta di mano con il leader lumbard, anche ieri sera subissato di richieste da parte di cacciatori di autografi o di semplici sostenitori della Lega. Così, a fianco delle immancabili sciure dal vestito buono (altrettanto eccitate all’idea di incontrare il leader) ci sono loro, i teenagers salviniani. Il Matteo della Lega, a loro dire, capisce i problemi. Altro che Renzi.



E per questo all’appuntamento si presentano anche in gruppo, sostituendo la serata in birreria con il comizio politico. Come ad esempio Giordano Marconi, Andrea Santangelo e Marcello Toppetti, tre diciottenni di Alzano Lombardo arrivati già un paio di ore prima delle 21.30 canoniche per ascoltare le parole del segretario federale leghista. «Io l’ho già sentito una volta, e mi ha convinto», dice uno di loro. Per gli altri due, invece, si tratta della prima volta, ma entrambi dimostrano di avere già le idee chiare: «Salvini non ha paura di fare ciò che dice. Soprattutto sul tema dei clandestini: anche se usa parole forti, le condividiamo in pieno». Il trio di giovani studenti - ancora in attesa di prendere parte alla loro prima tornata elettorale - non risparmia però qualche critica: «Comunque non ci troviamo d’accordo su tutto. Come la proposta di uscire dall’Euro: anche se l’Europa sui profughi non ci sta aiutando, restare nella moneta unica ci dà sicurezza per il futuro».

Un consiglio per il loro leader? «Potrebbe piacere di più, si vende male con una parte di elettorato. L’apparenza comunque conta. Un selfie? Se riusciamo, perché no?». Ma c’è anche chi arriva ad Alzano Lombardo con le idee meno definite: è il caso di Stefano Zanchi, anche lui 18enne, faccia pulita. «C’è chi critica Salvini e c’è chi lo loda: sono venuto direttamente alla fonte per sentire le sue parole, senza filtri - spiega il ragazzo -. Su alcuni argomenti mi sento d’accordo con lui, anche se il suo modo di porsi a volte mi pare eccessivo, come nel caso della ruspa. Di questi tempi serve costruire, più che distruggere».

Non hanno dubbi, invece, i giovani militanti che per dodici giorni hanno partecipato alla festa da volontari. Come il 25enne Matteo Villa, il coordinatore provinciale del Movimento Giovani Padani: «Rispetto ad altri politici, Salvini ha carisma e carattere - dice, indossando la maglietta Keep calm e dovra la pachèra -. La Lega attira i giovani perché il nostro leader, a differenza di Renzi che invita ad andare all’estero, vuole rilanciare l’economia italiana». Anche la 22enne Valentina Nozza Bielli è una militante: «Salvini piace perché parla alla pancia. Tre amici su quattro che conosco hanno bisogno di lavorare: grazie alla Lega il rilancio è possibile, ne sono convinta». «Gli altri politici pensano ai clandestini, Matteo pensa a noi e al nostro territorio», aggiunge la 24enne Giada Musci, maglietta mimetica con la scritta «Di rosso solo il vino», che lo scorso anno si è anche candidata alle amministrative di Torre Boldone. Che poi aggiunge: «Il suo servizio fotografico sexy? Salvini è anche un bel ragazzo. E poi nella vita serve essere anche spiritosi» .

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