Il segretario federale della Lega nord, Roberto Maroni, ha annunciato al termine di una riunione del consiglio federale che convocherà per la primavera del 2014, prima delle votazioni europee, un congresso federale per l'elezione del nuovo segretario federale. ''Ho manifestato la mia intenzione di convocare il congresso a primavera prossima'', ha detto Maroni spiegando che in cima alla scaletta delle priorità del Carroccio c'è la necessità di ''intensificare il progetto della macroregione del Nord'' e spiegando che ''per fare questo bisogna garantire un ricambio che potrà avvenire soltanto attraverso un congresso''.
Secondo Maroni in primavera si terranno probabilmente anche le elezioni politiche. La data è ancora da stabilire, ma Maroni ha chiarito che il congresso sarà convocato prima delle possibili elezioni politiche. ''Le europee sono state spostate da giugno al 25 maggio, data in cui è possibile tenere anche le elezioni amministrative. Secondo me quel giorno ci sarà un maxi election day con le elezioni politiche. Se così sarà - ha detto ancora Maroni - il congresso si farà prima''.
Inoltre Matteo Salvini e Flavio Tosi sono stati nominati nuovi vice segretari federali della Lega Nord. Tosi e Salvini sostituiranno i tre precedenti vice, il lombardo Giacomo Stucchi, il veneto Federico Caner e la piemontese Elena Maccanti. I due nuovi vice segretari, ha spiegato Maroni, "avranno la responsabilità della gestione della Lega accanto al segretario federale". "Ho scelto due persone che sono giovani, che hanno la capacità di guidare la Lega, anche se non sono solo loro ad averla", ha osservato Maroni. Tosi e Salvini sono, ha sostenuto, "due che valgono, su cui voglio investire, leali al 100%, due leghisti doc".
Infine Maroni ha detto stop ai contributi pubblici. ''Dobbiamo essere in grado di gestire il movimento con le nostre forze e le nostre risorse - ha sottolineato Maroni - e questa è la sfida che abbiamo da qui in avanti.
La Lega deve contare sulle proprie forze, ed è per questo che abbiamo pensato a come riorganizzare il movimento e gli interventi da fare per garantire il rafforzamento della struttura politica. Non vogliamo soldi da nessuno, non dalle industrie e non dalla società, ma solo dall'autofinanziamento del movimento. E' questa la differenza che c'è tra noi e i grillini, che parlano, parlano ma poi si fermano lì''.
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