venerdì 30 gennaio 2015

BERGAMO - Belotti «Per una napoletana come lei meglio un’altra città»

Tirata su Facebook: «Per lo stesso tipo di incidenti a Roma solo una giornata di penalizzazione. È una questione di rispetto»




Quinta partita vietata al Comunale per chi non ha la tessera del tifoso. E questa volta il segretario della Lega Daniele Belotti, sangue nerazzurro, non ci ha più visto. Sulla sua bacheca Facebook è comparsa una tirata in due tranche contro il prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino. Partendo dal finale: «Una curiosità - scrive Belotti, rivolgendosi direttamente alla Ferrandino -: ma lei si trova bene in questa terra fredda, nebbiosa, scontrosa? Non sarebbe meglio, per una napoletana doc come lei, andare a fare il prefetto in una bella città soleggiata, sul mare, tra gente socievole, laboriosa e sorridente? Si faccia un regalo, chieda un’altra sede, potremmo aiutarla... Con rispetto e riverenza!».


Francesca Ferrandino

Il «cuore» dell’attacco è il bilancio, secondo Belotti, del lavoro svolto dal prefetto in questo suo primo anno a Bergamo: «Ci sono stati - elena il leghista - 5.000 furti in più in provincia di Bg arrivando a ben 39.354; ha fatto aspettare 5 mesi a 40 sindaci per un appuntamento; altri 3 ad un sindaco che doveva discutere di 300 posti di lavoro a rischio; da due mesi sta “togliendo” l’Atalanta a migliaia di tifosi in partite che valgono la salvezza; non si preoccupa di pagare alla Provincia l’affitto degli uffici della Prefettura e dell’imperiale appartamento prefettizio (sono 2 milioni di arretrati!); non si fa mai trovare dalla stampa per una spiegazione; requisisce un immobile destinato ai bambini, la Cà Matta, nel Parco dei Colli per riempirlo di pseudo profughi». E ancora: «Respinge le richieste di trasparenza sui bilanci della gestione profughi; ha richiamato i sindaci che hanno osato mettere la bandiera a mezz’asta; ha invitato tutti i comuni, visto che non ci sono altri problemi, a esporre la bandiera italiana il 24/9, ricorrenza dell’insurrezione di Napoli, e quella dell’Onu (che nessuno possiede) il 28/10, per il 69° anniversario di fondazione delle Nazioni Unite».

«Ha fatto altro? - domanda Belotti - Non se ne è accorto nessuno». In premessa Belotti era tornato su un tema caro ai tifosi dell’Atalanta: «Che strano - sottolinea -: per lo stesso tipo di incidenti, a Bergamo sono due mesi che non si possono vendere biglietti, mentre Roma e Lazio sono state penalizzate con una sola partita vietata. Non è solo una questione di due pesi e due misure, ma di rispetto verso la città».

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