venerdì 13 marzo 2015

«Renzi? Razzista con gli italiani. In Italia troppe zecche rosse» «Berlusconi? Non può fare il leader del centrodestra Muntari? Se ne torni a casa. Tosi me ne dice di tutti i colori? Me ne farò una ragione»

Salvini scatenato ospite della Zanzara, il segretario della Lega se la prende con tutti nessuno escluso, Berlusconi compreso. Già se l’ex premier è «una risorsa importantissima», guardare a lui come «leader del centrodestra sarebbe come tornare indietro».

«Renzi-Verdini? Inciucio»

Ma, tutto sommato, qui va ancora di fioretto: è con Renzi che affonda il colpo, via Verdini, il forzista ritenuto vicino all’ex sindaco « Verdini rappresenta l’inciucio con Renzi e il renzismo da anni e anni. Non mi permetto di commentare né di dare lezioni, ma Verdini rappresenta l’inciucio con Renzi e il renzismo. La Toscana è l’esempio più evidente di ciò. Noi non abbiamo voglia di giocare a perdere: la Lega ritiene che il governo Renzi-Alfano sia incapace, pericoloso e razzista nei confronti degli italiani - ha aggiunto -. La nostra sarà un’opposizione strenua e non violenta». E guarda oltre: «Demenziale il 31 maggio come data delle elezioni, in mezzo a un ponte. Se vinciamo in qualunque delle Regioni super-rosse, c’è qualcuno a Palazzo Chigi che il giorno dopo dovrebbe dimettersi e tornare al voto»: spiegando di «puntare di vincere in Liguria e Toscana» oltre che in Veneto.



«Troppe zecche rosse»

Quindi il raggio si allarga ai cosiddetti «no global»: «In Italia ci sono troppe zecche rosse. Due militanti della Lega aggrediti a Cagliari da una quindicina di zecche rosse, l’altro giorno io assediato a Genova. Sono quelli che si annidano tra i peli del cane e decidono chi è democratico e chi no. Tutti i centri sociali occupati illegalmente vanno sgomberati. Per Salvini «L’antifascismo è una roba da libri di storia, una cosa superata. Come l’anticomunismo. Poi se andiamo a vedere i comunisti hanno ammazzato più persone dei fascisti. Non tornerà né l’uno né l’altro - dice - è un dibattito vecchio. Se un movimento di sinistra condivide le nostre battaglie parlo anche con quello, come con Casapound». Ma non è imbarazzato quando il capo di Casapound dice di essere mussoliniano? «No, mi incuriosiscono come quelli che vogliono rifondare il comunismo. Alleati? Sono solo venuti a parlare, condividono alcune battaglie».

«Tosi mi dice di tutto? Me ne farò una ragione»

A proposito di persone vicine, il segretario ritorna su Tosi, di fatto «cacciato» dalla Lega qualche giorno fa: «Tosi? Eravamo amici, ora mi dice di tutto. Con lui ho finito le guance da porgere, me ne farò una ragione. La Lega non è un tram da cui sali e scendi, lui voleva prendere il posto di Zaia o condizionarlo. Ha scelto un’altra formazione politica, non porto rancore. Auguri». E smentisce un accordo tra i due: «Il patto? Non esisteva. Due anni fa si era detto: tu fai il segretario, io il leader di centrodestra. Il mondo cambia. Non siamo mica andati dal notaio, una cosa assolutamente informale»

«Balotelli? Gli invidio solo i soldi»

Salvini trova infine il tempo per parlare di calcio, del Milan in particolare, la squadra per cui tifa: «Inzaghi? Va cacciato, ero il suo primo tifoso e quando è arrivato in panchina ho stappato lo spumante. E’ vero, la squadra è penosa, imbarazzante. Ma anche lui non lo vedo tanto presente». Salvini è tornato poi sulla vicenda Muntari, invitato su Twitter a tornarsene a casa. «Mio figlio giocava meglio di lui l’altra sera. Coi milioni di euro che prende - ha proseguito- E’ uno che in campo lavora male. Gli immigrati inseriti e che lavorano bene sono benvenuti. Fosse per me tornerei subito a tre stranieri, quando c’erano Gullit, Van Basten e Rijkaard». Infine una battuta su Mario Balotelli, che ha preso le difese dell’ex compagno di squadra attaccando Salvini attraverso i social. «Un genio, faccia le primarie poi vediamo se fa politica meglio di me. Non è un modello di vita, è un maleducato, gli invidio solo i soldi», ha concluso il leader della Lega Nord.

«L’assassino di Terni? Marcisca in Marocco»

Attivissimo su Facebook, Salvini ha poi commentato l’omicidio di Terni, dove un irregolare marocchino ha ucciso un ragazzo di 27 anni con una bottiglia di vetro: «Morire a 27 anni, sgozzato per strada a Terni, innocente. Pazzesco. L’assassino è un marocchino, ubriaco e drogato, già espulso. Era ri-sbarcato a Lampedusa, aveva chiesto asilo politico. Ora è in galera. Un altro morto sulla coscienza degli amici di Mare Nostrum. Una preghiera per il povero David e per la sua famiglia. E per l’assassino, niente galera in Italia, troppo comodo. Espulsione immediata a calci in culo nel suo Marocco, dove potrà davvero marcire in una galera adatta a un verme come lui».

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