lunedì 18 febbraio 2013

LOMBARDIA: MARONI, NELLA MIA LOMBARDIA PIU' RISORSE E MENO BUROCRAZIA PER LO SPORT


 ''Non voglio una regione che dica a società e associazioni sportive cosa fare, ma che aiuti, dia finanziamenti e svolga un ruolo di 'regia' con il territorio, le istituzioni e il Governo" A dichiararlo è il candidato governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni che ha incontrato questa mattina a Milano nella prestigiosa cornice dell'ippodromo del galoppo di San Siro il mondo dello sport.

'Lo sport incontra Maroni', questo il titolo dell'evento sul modello di quanto già fatto durante gli Stati Generali di Torino, Brescia, Varese e Cernobbio, si è svolto attraverso tavoli tematici dove sono stati affrontate tutti gli aspetti del settore analizzando criticità e avanzando proposte per il mondo degli sportivi. 

Roberto Maroni, ha costruito il suo programma ascoltando tutte le categorie, dagli imprenditori ai professionisti, dagli enti locali agli addetti della sanità fino appunto allo sport.

''Lo sport è al tempo stesso un volano di sviluppo economico per la Lombardia e un fondamentale sistema educativo per le nuove generazioni che deve camminare di pari passo con la Scuola, un valore troppo importante per essere lasciato nelle mani dei burocrati. Loro devono attuare e non decidere. 

La regione, può e deve - prosegue Maroni - giocare un ruolo importante. In particolare: mettere a disposizione risorse finanziarie e svolgere una funzione di coordinamento fra tutti i soggetti interessati. Per questo, intendo recepire sin da subito le istanze avanzatemi oggi, istituendo un tavolo permanente sullo sport. In un primo momento finalizzato ad arricchire l'opport unità di Expo 2015 e successivamente in forma stabile per garantire un punto di incontro fra tutti i soggetti coinvolti per favorire dialogo e confronto, ma soprattutto per garantire risposte''.
Roberto Maroni al termine della riunione plenaria ha illustrando alcuni punti del suo programma in materia di sport. In particolare la moratoria di tre anni per tutti gli adempimenti burocratici con Regione ed enti locali per chi sceglie di investire in questo settore, e a riguardo ha detto: ''E' una specie di 'silenzio assenso' come avviene già in Svizzera. Si inverte il processo -ha spiegato - la Regione fissa le regole, smettendo di 'uccidere' con la burocrazia i soggetti interessati ma verificando il rispetto di ogni adempimento''.

Inoltre, Maroni ha garantito la revisione del patto di stabilità per liberare risorse da destinare a investimenti per le strutture sportive.

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