venerdì 18 dicembre 2015

Trezzo, 12 clandestini in subaffitto per 130 euro al mese a testa

Trezzo sull'Adda (Milano), 18 dicembre 2015 - Ben 130 euro al mese per un posto letto in un bilocale del centro, in subaffitto. In 12 hanno accettato la «proposta indecente» di uno straniero, che a sua volta aveva avuto l’appartamento da un trezzese. Pizzicato dalla polizia locale, è ora nei guai «anche se dimostrarne la responsabilità non sarà facile», dice il sindaco Danilo Villa. Impegnato da sempre sul fronte sicurezza, «con qualche eccesso - denuncia spesso l’opposizione - come l’eliminazione delle panchine da piazzale Gorizia», ma non stavolta. La scoperta choc è l’esito dell’ultima batteria di verifiche dei ghisa, guidati dal commissario Sara Bosatelli. L’input in arrivo da Palazzo è preciso: debellare l’illegalità, costi quel che costi.
E per farlo l’assessore alla partita Silvana Centurelli ha dotato il comando dei congegni più sofisticatiche la tecnologia mette a disposizione oggi. Ci sono indagini però vecchia maniera, a questa tranche appartiene l’apparato messo in campo per ripulire il salotto cittadino dalle situazioni a rischio. Nel mirino sono finite le vecchie corti, sette in quattro anni, setacciate da cima a fondo, con «richiamo» per verificare che non si tornasse al solito andazzo. L’ultimo caso eclatante, il subaffitto «disumano», dice il borgomastro, che aggiunge: «Inaccettabile». «Non il solo purtroppo – precisa il primo cittadino – anche se la «densità» di quel bilocale era davvero inimmaginabile. Le persone che vivono così sono violate nei diritti minimi. Bisogna intervenire».
L'ultimo anello della catena, il più debole, ha portato gli investigatori a risalire all’intermediario senza scrupoli che ha avuto l’idea. E da lui al titolare dell’alloggio, trezzese doc, caduto dalle nuvole quando è stato messo di fronte alla proprie responsabilità. «Il subaffitto è vietato – dice Villa – il proprietario deve vigilare». Il sospetto è che il bottino venisse spartito fra l’aguzzino che incassava 1.560 euro al mese in nero dai disperati per una abitazione che per di più cade a pezzi e il padrone di casa.
L’affare ora è saltato, gli inquilini dovranno trovare un alloggio «decente», anche con l’aiuto del Comune, mentre per chi c’è dietro i guai sono solo all’inizio. Mentre i pattugliamenti non si fermano, nel 2016 è prevista un’altra tranche di blitz, ora estesi alle aree da bonificare. Ben 13 i siti messi sotto la lente dai ghisa e riportati sinora in condizioni normali. Fra questi una discarica a cielo aperto in pieno Parco Adda Nord. I titolari del fondo sono stati rinviati a giudizio.

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