giovedì 14 marzo 2013

Cassano ~ Il Consiglio di Stato salva i tribunali decentrati


La sentenza annulla la decisione di Milano, i fascicoli dei procedimenti tornano indietro


di Monica Autunno (Il Giorno)


Cassanno d'Adda, 14 marzo 2013 - Colpo di spugna sul decentramento, l’imprimatur arriva dal Consiglio di Stato: «I fascicoli delle cause tornino nei tribunali decentrati». È una vittoria quella portata a casa da Comuni e associazioni d’avvocati dei tribunali di Legnano, Rho e Cassano d’Adda, “spogliati” nei due anni scorsi dei fascicoli giudiziari a esecuzione delle disposizioni date dal presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro, che aveva disposto l’accorpamento delle attività nella sede milanese. La sentenza del Consiglio di Stato, ribaltando un precedente pronunciamento del Tar, azzera di fatto il pacchetto dei provvedimenti Pomodoro degli ultimi due anni, e dispone la restituzione “fisica” alle sedi di tribunale delle cause civili e penali traslocate in più tranche, sino a ridurre gli uffici dell’hinterland a gestire la sola giacenza.
Una situazione che ha portato a una vera paralisi del servizio. La questione ultima della soppressione delle sedi staccate di Tribunale resta in realtà aperta, perchè il 13 settembre prossimo dovrebbe scattare (ma il condizionale è d’obbligo), in ottemperanza al decreto legislativo emanato nel settembre 2012 sulla scorta della spending revew, la soppressione di oltre duecento sedi giudiziarie “minori” in tutta Italia, da accorpare a tribunali maggiori. Cassano, Rho e Legnano sono nella lista. Ma la questione, ha disposto il Consiglio di Stato accogliendo i ricorsi, «non interferisce con i procedimenti oggetto di trasferimento presso la sede centrale del Tribunale di Milano»; e ancora: «il contenzioso che interesserebbe le dette Sedi distaccate, comunque, non sarebbe attribuito alla cognizione del Tribunale di Milano». Soddisfazione dai Comuni interessati, in particolare Rho e Cassano d’Adda, che avevano presentato insieme a Legnano il ricorso al Tar e si erano a lungo battuti per mantenere le sedi distaccate, facendo leva sull’ampio bacino d’utenza servito. I fascicoli prenderanno quindi la via del ritorno nei rispettivi tribunali.

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