giovedì 14 marzo 2013

Maroni pronto alle dimissioni. Bossi vuole il congresso



Roberto Maroni
Roberto Maroni
Roberto Maroni riunisce il vertice a via Bellerio. Metterà a disposizione il suo mandato di segretario federale lunedì.
Il leader del Carroccio, Roberto Maroni,  che ha sempre detto di ispirarsi alla regola 'un culo, una sedia', lo ha confermato in pubblico nei giorni scorsi, spiegando che sara' il massimo organo esecutivo dei 'lumbard' a decidere. Ma e' altamente probabile, viste anche le ultime dichiarazioni di dirigenti 'padani', che il consiglio riconfermi la fiducia al segretario e respinga le sue dimissioni.

Umberto Bossi vorrebbe un cambio alla guida del movimento che ha fondato e ha in mente di proporre al consiglio di convocare il congresso federale a Pontida, il 7 aprile.
A non volere un passo indietro di Maroni sono soprattutto i massimi esponenti veneti, il segretario della Liga, Flavio Tosi, e il governatore, Luca Zaia, sempre piu' divisi da critiche reciproche e lettere di richiamo, dopo il deludente risultato elettorale del Carroccio in Regione.

Lettera di TosiLa riflessione sulle cause del risultato elettorale e sulle prospettive di rilancio della Lega deve rimanere all'interno del movimento, "occorre evitare polemiche mediatiche che possono solo nuocere al consenso e quindi alla causa". Lo scrive il segretario veneto Flavio Tosi in uno dei passaggi della lettera fatta recapitare ad una dozzina di esponenti del Carroccio veneto per stoppare le critiche a mezzo stampa sul risultato elettorale.
Per spiegare le ragioni del richiamo, il segretario veneto del Carroccio ricorda che nel settembre scorso il consiglio nazionale della Liga Veneta-Lega Nord Padania "aveva ribadito che le questioni interne al movimento devono rimanere tali e discusse nelle sedi della Lega Nord e non sui media e sul web".

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