L'Ue deve fare di piu' per difendere internet dagli attacchi dei 'cyber-pirati'. E' il senso dell'interrogazione che l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio ha rivolto alla Commissione Ue, in quanto - ha ricordato citando l'Enisa (l'Agenzia Ue per la sicurezza informatica) - ''i fornitori di servizi internet sono ancora impotenti di fronte ai cyber-attacchi di grandi dimensioni''. Questi, infatti, ''non sono stati in grado di prevenire e contrastare l'attacco sferrato nel marzo scorso da un gruppo di cyber-pirati avverso l'organizzazione di lotta contro lo 'spamhouse', di modo che vi sono stati ritardi notevoli nell'attivita' su internet soprattutto in Gran Bretagna e in Germania, ma anche in altri Paesi Ue''. Da qui l'interrogazione di Borghezio alla Commissione Ue, in cui l'europarlamentare chiede ''quali urgenti misure la Commissione intende attuare, posto che questi cyber-attacchi, come quello citato che ha raggiunto le dimensioni di piu' di 300 gbit di dati al secondo, stanno registrando una sempre maggiore ampiezza senza che siano state attuate adeguate protezioni contro gli attacchi diretti, compromettendo anche i punti di scambi commerciali internet, che pure beneficiano normalmente di infrastrutture molto potenti''
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