sabato 13 aprile 2013

Maroni: «Nessun dietrofront sull'espulsione di Reguzzoni»


No commenti del leader del Carroccio sulle dichiarazioni di Bossi: «Se continuano con le sanzioni non resto nemmeno io»

(Fotogramma)(Fotogramma)
Sulla richiesta di espulsioni avanzate dalla Lega in Lombardia non c’e’ stato «nessun dietrofront», anche se la procedura su Marco Reguzzoni è al momento «congelata». Lo ha spiegato il segretario federale del Carroccio e presidente della Regione Roberto Maroni a margine di un convegno alla Camera di Commercio. «Sta gestendo Matteo Salvini la questione - ha detto Maroni - c’e’ un nuovo regolamento in vigore dal primo gennaio 2013 che prevede un procedura diversa, più’ garantista rispetto a prima, ed e’ la procedura seguita da Salvini». Secondo il regolamento, ha spiegato Maroni «alla richiesta di espulsioni da parte del Consiglio nazionale» segue «l’audizione del segretario nazionale». «Cosa che Salvini sta facendo - ha detto - poi proporrà al comitato di garanzia provvedimenti sanzionatori». «E’ previsto dallo Statuto - ha concluso Maroni - non c’e’ nessuna retromarcia, c’e’ una nuova procedura che non tutti conoscono e che e’ stata applicata. Quindi tutto a posto». Nessun commento invece, da parte del segretario del Carroccio, alle dichiarazioni di Umberto Bossi che parlando delle espulsioni aveva detto «alla fine non restero’ nemmeno io».

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