Bici alla stazione, tentato il primo furto
E l’assessore Gaiardelli: «Ma cosa vogliono? Il progetto è roba loro, del 2010»
EFFRAZIONE Una delle bici alla stazione, già manomesse da ignoti
(bgf) Da una parte gli aumenti, dall’altra le spese che qualcuno giudica eccessive per cose di secondaria importanza.
Ciascuno ha le sue idee, ma gli ultimi due mesi della Giunta Maviglia sono stati contrassegnati da un continuo batti e ribatti fra accuse e repliche. Oggetto del contendere, sempre lo stesso: i soldi pubblici. Come entrano (e a chi vengono chiesti) da un lato, come si spendono dall’altro. «Aumentano le rette della Casa di riposo e poi spendono 6.000 euro per fare l’area cani» è stato il tormentone ascoltato più volte di recente. L’ultima polemica l’ha innescata la Lega Nord che rimprovera al centrosinistra di governo la spesa eccessiva per le biciclette del bike-sharing: sette bici, 20mila euro. Ovvero tremila euro a bici. Scandalo! Spreco!
Facile il titolone ad effetto, ma stavolta l’assessore Andrea Gaiardelli ricaccia in gola l’urlo di battaglia dei detrattori: «Hanno anche il coraggio di parlare? Faccio notare ai signori della Lega, e a Fabio Colombo in particolare, che il progetto delle bici è roba loro. La delibera risale al 2010 e leggo testualmente fra chi la approvò il nome di Colombo, Paoletti, Conforti, Albano eccetera... Questo per la precisione, ma non solo. Vorrei assicurare che il costo assunto dall’Amministrazione comunale è di euro 17.920 euro più l’Iva e non si riferisce solo alle sette biciclette ma alla fornitura di tutta la postazione, compresa dei ciclo-posteggi, delle bici, del cànone web, dei trasporti e dei montaggi, dei sistemi d’aggancio, della stele con le indicazioni per il servizio, delle tessere e dei lucchetti per i primi cinquanta utenti. Tale intervento si è reso possibile grazie ad un finanziamento regionale che all’interno dei bandi Expo copre parte della spesa. Ciò chemi sorprende, ma forse con certi personaggi non dovremmo più stupirci, è che il progetto portato a termine dal mio assessorato risale all’ottobre del 2010. La delibera del progetto definitivo fu votata all’unanimità della Giunta Sala, quindi anche dal signor Colombo, e prevedeva, per il medesimo importo, la realizzazione alcuni posti bici coperti ma solo 3 o 4 biciclette in condivisione.
Appare evidente che Colombo intervenga ancora una volta solo per amor di polemica oppure non era consapevole delle decisioni che assumeva ai tempi, come del resto le ben note vicende successive sembrano aver dimostrato».
Intanto, chi scommetteva sul furto della prima bici è ancora in attesa di incassare: ci hanno provato, i ladri, ma non ci sono riusciti. L’effrazione messa a segno ha avuto il solo esito di danneggiare il sistema.
Commenti: Una replica e’ dovuta
Capisco che "l’illustre" Assessore Ghaiardelli si sia alterato, visto che per l’ennesima volta e’ preso con le mani nelle tasche dei cittadini, ma quando cita delle informazioni lo dovrebbe fare in modo completo e non parziale e solo non menzionare la parte che gli interessa, ma citare l'intero contesto, per questo lo invito a rileggere la delibera di Giunta 197 del 2010, approvata dalla Giunta di cui faceva parte il sottoscritto.
Per dovere di cronaca riporto integralmente un passaggio della stessa delibera:
CONSIDERATO che:
- nel rispetto e nell’attuazione delle volontà e delle progettualità delle indicazioni regionali si inserisce la proposta del Comune di Cassano d’Adda di realizzazione un sistema di “Bike Sharing” tra l’area di interscambio parcheggio Stazione ferroviaria e il circuito di piste ciclopedonali comunali e sovraccomunali;
- il progetto definitivo in oggetto prevede la posa di n. 3 moduli costituiti da pensilina in policarbonato e struttura metallica trattata con zincatura e verniciatura a polveri termoindurenti di colore grigio antracite. Un modulo potrà ospitare n. 3/4 biciclette del sistema di “bike sharing” mentre gli altri due moduli saranno liberi per i fruitori del servizio ferroviario (16 biciclette circa). Il progetto è studiato in maniera modulare in modo da permettere l’ampliamento una volta verificato l’effettivo utilizzo e necessità.
Pertanto il progetto prevedeva 3 Moduli e 16 Biciclette !
A questo punto o il signore, non sa leggere bene, oppure oppure ancora una volta per mascherare la propria difficolta, tenta di scaricare le sue incompetenze.
Ai lettori ogni giudizio sul merito.....
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