A Cassano è emergenza danneggiatori e writer. Ingenti i costi
di Monica Autunno
Cassano d'Adda, 1 giugno 2013 - Ben 30mila euro di danni ogni anno, vandali scatenati in stazione: ultima “vittima” il sottopassaggio nuovo di zecca, inaugurato pochi mesi fa e già diventato campo d’azione notturno di danneggiatori e writers. Il dato numerico rientra nel report annuale di Rfi sulle spese per i danneggiamenti nelle stazioni ferroviarie, e quella della stazione di Cassano d’Adda, in questa classifica dell’inciviltà, è una posizione regina a livello provinciale. Complici, certamente, la posizione isolata dello scalo e la sua condizione di “ostaggio perenne” di cantieri, che dura ormai da anni e altri ancora dovrà durarne.
La ricetta? «Più controlli oggi, gestione condivisa e quindi presidio un domani, quando finalmente i lavori saranno finiti e i cantieri della tangenziale rimossi - così il sindaco Roberto Maviglia -. È molto prematuro parlarne: ma abbiamo già contatti con associazioni che, in futuro, quando finalmente i cantieri saranno rimossi e lo stabile, come da accordi, sarà dato in comodato al comune, sono disponibili a occuparne parte dei locali. Io sono dell’avviso che per mantenere la sicurezza di un luogo sia indispensabile viverlo. Controllare tutto diventa impossibile». Le condizioni della stazione ferroviaria, pure usata ogni giorno da centinaia di pendolari, sono obiettivamente disastrose. I locali non sono presidiati, sale d’attesa, servizi igienici e locali interni sono abbandonati, le incursioni notturne sono cosa normale così come le periodiche occupazioni di balordi e senza tetto. Risale a solo poche settimane fa lo sgombero di un senza dimora che aveva scelto i locali dello scalo quale abitazione provvisoria, «e che ha poi accettato di trasferirsi in una comunità».
L'accordo per la cessione futura in comodato al Comune dovrebbe essere cosa fatta: «In questo modo potremo stabilire il modo migliore per rendere questo scalo il più sicuro possibile, e guidare comunque la rinascita dell’intera zona, oggi disastrata nel complesso. Alla stazione si accederà solo dal lato sud, occorrerà provvedere a che vi sia un presidio continuo». Il sottopassaggio? «Abbiamo visto e constatato anche noi che è già in pessime condizoni. So che le Ferrovie pensavano all’installazione di alcune telecamere. Per quanto ci concerne, pensiamo di organizzare in estate proprio lì un ritrovo di writers, per rimuovere le scritte oscene e le brutture che vi sono oggi e incanalare la creatività su un diverso binario. Ma anche di questo stiamo parlando solo in questi giorni: non si tratta, va ricordato, di strutture comunali, e abbiamo un margine di azione ristretto».
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