L'improvvisata «jam session» a Palazzo Lombardia nel giorno del compleanno del cantautore scomparso
"Abbiiamo suontato qui al 39esimo piano per essere più vicini a dove si trova Enzo adesso". Alle 20 e 13 un tweet di Roberto Maroni spiega così il senso di quella «jam session» improvvisata a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Alla tastiera del pianoforte ci sono appunto il governatore e Paolo Jannacci, il figlio del cantautore Enzo scomparso il 29 marzo all'età di 77 anni e di cui proprio il 3 giugno sarebbe stato il compleanno.
VECCHI AMICI - A ricordare Jannacci c'è un gruppo di persone che mescola autorità ed amici, fra i quali Paolo Rossi, Franco Cerri, Teo Teocoli, Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni e Massimo Boldi.
«DIRETTA STREAMING» - Ad un tratto Maroni - appassionato musicista, suona anche il sax - e Jannacci figlio duettano un pezzo blues. Bandita la stampa, il «concerto», tra lucciconi e sorrisi, è stato dato quasi in «diretta streeming» visto che il pubblico lo ha potuto seguire attraverso un monitor al piano terra.
«EL PURTAVA I SCARP DE TENIS» - Il brano preferito da Maroni fra i tanti di Jannacci era «El purtava i scarp de tennis». «È profondo, perchè ci ricorda quanto sia importante stare con i piedi per terra - ha detto il governatore - Quanto si debba stare attenti a non lasciarsi affascinare dalle sirene del potere, ma rimanere sempre in mezzo alla gente, per lavorare e cercare di risolvere i problemi concreti».
ROSSI E CERRI - A margine dell'evento, molte le testimonianze di affetto delle personalitá presenti. Fra questi, Paolo Rossi, che l'ha definito: «Uno dei miei maestri». «Ne ho avuti tanti - ha sottolineato - ma solo Enzo mi ha insegnato a trovare le idee per strada». Commosso il grande jazzista Franco Cerri: «Enzo era nato per fare il musicista, insieme ne abbiamo fatte di tutti i colori. E soprattutto ci siamo fatti tante bellissime risate».
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