''Quando nei prossimi giorni vedro' a Bruxelles il presidente Barroso per parlare di Expo, portero' l'auspicio che l'Europa non sia solo matrigna, ma sia di aiuto e sostegno alle aree in difficolta''' perche' ''il grido d'allarme, quasi di dolore, che viene dal mondo delle imprese lo sento bene e lo voglio portare all'attenzione di tutte le autorita', soprattutto quelle europee''. E' quanto ha dichiarato il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo questa mattina al convegno 'Europa, Euro, Italia', promosso dalla Federazione nazionale Cavalieri del Lavoro. Per Maroni, il tema del lavoro, dello sviluppo e il modo di contrastare la crisi ''dovrebbero vedere l'Europa protagonista''.
Maroni, nel corso del suo intervento, ha ribadito che ''il lavoro e' per me la priorita' numero uno''. Presenti, tra gli altri, il presidente della Federazione italiana Cavalieri del Lavoro Benito Benedini, il presidente della Rai Anna Maria Tarantola, Antonio Padoa Schioppa, Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis.
''In Lombardia - ha spiegato il presidente - abbiamo gia' deciso una serie di misure, per consentire alle imprese di lavorare. L'occupazione infatti non si crea per decreto, ma consentendo alle imprese di lavorare e, quindi, di assumere''. ''A breve - ha aggiunto Maroni - sara' approvato in Giunta un pacchetto di interventi da 1 miliardo di euro, che permettera' di dare sostegno a oltre 45.000 imprese''.
Come spiegato dallo stesso Maroni, ''il mio compito e' introdurre misure per creare lavoro: non ho tutte le competenze, ma ho il dovere di creare le condizioni, perche' nella mia regione si attuino tutte le politiche, europee, nazionali, regionali e locali in grado dicontrastare quella che rischia di essere un'emergenza sociale''.
A questo proposito Maroni ha sottolineato che ''le difficolta' delle imprese, dei lavoratori e dei giovani rischiano di trasformare il dato fisiologico della disoccupazione in dato patologico''.
Dal 2008 al 2012, infatti, il tasso di disoccupazione e' raddoppiato in Lombardia, quello giovanile ha superato il 25 per cento: ''e' per me necessario - ha ribadito Maroni - attivare tutte le leve regionali e quelle che stanno a Roma e Bruxelles, perche' a questa emergenza si diano risposte concrete e immediate''.
A proposito dell'euro, Maroni ha notato come sia ''una realta' che viviamo con un po' di apprensione e con valutazioni anche diverse''. ''Oggi - ha detto ancora il presidente - ci sono voci critiche in Italia e in Europa. Ci sono soggetti politici in diversi Paesi, che sono euro-critici ed euro-scettici. La richiesta di uscire dall'euro, che c'e' in giro in Europa, molti la considerano una boutade; io la ritengo una cosa seria, perche' puo' portare alla disgregazione
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