mercoledì 15 maggio 2013

La tangenziale riparte dopo un anno


La tangenziale riparte dopo un anno

A sbrogliare la matassa di Cassano una delibera della Provincia

— CASSANO D’ADDA —

TANGENZIALE, dopo un anno di stop lavori, si riparte. È fissato per mercoledì mattina il rito della riconsegna del cantiere alla ditta appaltatrice, che da oltre nove mesi ha abbandonato l’opera, messa al palo da problemi incrociati: aumento di costi, il problema solo ora (forse) risolto della discarica di rifiuti sul tracciato, la mancata consegna nei tempi previsti di alcune aree da parte di Rete Ferroviaria necessarie al cantiere logistico, una paralisi incrociata di opere accessorie.

A SBROGLIARE, forse, la matassa, una delibera di variante adottata nelle scorse settimane dalla Provincia di Milano, che riordina alcune questioni economiche, dando il la alla risoluzione delle questioni urgenti: la delibera ridestina somme dando la possibilità, fra le altre cose, al Comune di Cassano di intervenire direttamente per quanto concerne la bonifica della discarica lungo il tracciato. Con Rfi è stato raggiunto l’accordo per il passaggio delle aree dell’ex interscambio, mentre resta congelato, per ora, il problema del trasloco del bar della stazione, che, sino a nuovo ordine, rimane dov’è.

«RISPETTO a quanto inizialmente previsto - spiega il sindaco Roberto Maviglia - l’aumento complessivo del costo dell’opera, ricordiamolo, oltre 25 milioni di euro, è di meno di un milione, che sarà coperto dalla Provincia. La variante “ridestina” e riorganizza però una somma di circa tre milioni. Il problema maggiore era quello della bonifica, ed ora dovremmo riuscire a risolverlo. Il cantiere per la messa in sicurezza dei rifiuti è già allestito».

Il 15, dunque, l’incontro in municipio e poi in cantiere con l’impresa che qualche anno fa si aggiudicò l’appalto, e che ha a più riprese minacciato di abbandonare l’opera, ostacolata da troppi problemi e diventata una bagno di tempo e sangue. «La situazione è abbastanza complicata, a complicare ulteriormente le cose ci si sono messi i tempi burocratici - aggiunge Maviglia -. La nostra speranza è che non si tratti ancora di una falsa partenza, perché lo dico chiaro, in questa situazione la città non può rimanere». Il riferimento è al cantiere aperto ma soprattutto alla gravissima situazione viabilistica della via Vittorio Veneto, che proprio la realizzazione della circonvallazione dovrebbe consentire di “liberare” in futuro. Questa tangenziale è peraltro attesa da vent’anni. L’appalto arrivò cinque anni fa, dopo un’intesa fra il Comune, la Regione e le Province di Milano e Bergamo. Sulla vicenda cassanese monitora con atttenzione l’assessorato provinciale alle Infrastrutture. «Una problematica spinosa - conclude l’assessore Giovanni De Nicola - ma credo davvero che si sia arrivati a una soluzione dei problemi maggiori e alla possibilità di ultimare l’opera». Opera “piccola”, almeno nelle dimensioni: meno di due chilometri a sud dell’abitato, dalla rotonda di via Einstein al fiume, ma strategici per deviare dal centro abitato 35mila auto.


Commenti: Ma il Sindaco e la sua Giunta, oltre a parlare cosa hanno fatto? ci pare poco se non fosse interventuala Provincia (guida Lega e PDL) staremmo ancora aspettando..... 



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