La parola 'secessione' finora si era levata dal basso, nei raduni e nei comizi, non dalla viva voce di Umberto Bossi. Che questa sera, a una festa della Lega in provincia di Varese, e' tornato invece a invocarla, pur nella prospettiva di quella macroregione "padano-alpina" che sembra diventata la sua fissazione.
"Il punto di non ritorno - ha detto l'ex leader diventato presidente a vita - e' gia' passato, non possiamo restare in Italia: c'e' solo una strada, la secessione". Del resto, e' la sua convinzione, "non dobbiamo padanizzare l'Italia ma mandarla affanculo: non e' possibile pensare che Roma possa cambiare, Roma vuole solo il nostro portafoglio".
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