venerdì 31 agosto 2012

I dirigenti più pagati d'Italia? Sono a Palazzo Carafa Lecce



LECCE - Ci fosse una palma d’oro per i compensi più alti, probabilmente se la aggiudicherebbero loro. I dirigenti di Palazzo Carafa, da questo punto di vista, non temono confronti con i colleghi di altre città, sparse per tutta la Penisola. Ieri a denunciare la cosa è stato Giovanni D’Agata che, da fondatore dello Sportello dei diritti, ha citato il caso del segretario generale del Comune di Lecce e ha sollecitato una riduzione degli stipendi, in un periodo in cui «la maggior parte dei cittadini fatica ad arrivare alla fine del mese». 


Dai dati Istat sulla popolazione, aggiornati al 1° gennaio 2011, risulta che Lecce conta 95.520 residenti. E l’Amministrazione di Palazzo Carafa, nel 2010, ha speso per retribuire i suoi 19 dirigenti una cifra pari a 2 milioni e 195.479 euro lordi. A quest’importo, poi, va aggiunto il compenso (sempre lordo) del segretario generale Vincenzo Specchia: 158.370 euro. Per un esborso complessivo (comprensivo di stipendi e premi vari a vantaggio dei dirigenti), da parte del Comune di Lecce, che arriva a quota 2 milioni e 353.849 euro. Specchia, però, non è il dirigente più remunerato di Palazzo Carafa, perché il primato spetta, di diritto, al capo di Gabinetto del sindaco Paolo Perrone e dirigente del settore Avvocatura comunale, Maria Luisa De Salvo, coi suoi 171.977 euro lordi. Da questo punto di vista, il confronto con altri Comuni di pari entità demografica, però, non regge. Basta fare una carrellata sui dati che, per legge, gli enti locali sono tenuti a pubblicare nei rispettivi siti istituzionali, alla sezione «Trasparenza, valutazione e merito». 

Il Comune di Arezzo (100.212 abitanti) per i suoi “soli” 12 dirigenti stanzia ogni anno un milione e 182.659 euro, meno della metà rispetto a Palazzo Carafa. E il dirigente della città toscana che guadagna di più è Sabina Pezzini, cui spettano, tra compensi e premi, poco più di 128mila euro lordi. 

Dal centro al Nord, si può prendere in considerazione il caso di Udine. Il Comune friulano ha 99.627 abitanti e un numero di dirigenti, che si avvicina a quello del capoluogo salentino. Ma l’Amministrazione municipale di Udine arriva a spendere per i suoi 19 dirigenti un milione e 857.942 euro, vale a dire quasi 500mila euro (per la precisione, 495.907 euro) in meno rispetto a Lecce. E ciò, nonostante al più pagato dirigente di Udine, tal Carmine Cipriano, ottenga ben 225.428 euro lordi. Una cifra che, però, include nell’indennità di posizione 40mila euro (come direttore generale dell’Ente) e la sua retribuzione di risultato somma gli importi sia del 2010 che del 2011. 

Infine il Comune di Cesena (97.056 residenti) ha 15 dirigenti. Per i quali impiega complessivamente un milione e 274.390 euro del proprio bilancio; più i compensi spettanti al direttore generale Vittorio Severi (che, con ulteriori 125mila euro, è il dirigente più pagato) e per l’addetta alla gestione associata del Servizio prevenzione e risoluzione patologie del rapporto di lavoro (73.110 euro).

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