martedì 3 febbraio 2015

Salvini resta a Milano e parla a Radio Padania: «Non mi piace il suo percorso politico, non mi sento rappresentato chi è cresciuto a pane e Andreotti»



Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, diserta la cerimonia di insediamento di Sergio Mattarella al Quirinale, preferendo restare a Milano, negli studi di Radio Padania, per commentare in diretta il giuramento e il discorso del neo Capo dello Stato e rispondere alle domande degli ascoltatori. Salvini nel corso della trasmissione sottolinea più volte di non sentirsi rappresentato dal nuovo presidente della Repubblica. E dai microfoni taglia corto sulla scelta non di non affiancare gli altri leader politici sia di maggioranza sia dell’opposizione che, con l’eccezione di Beppe Grillo, hanno scelto di prendere parte alla cerimonia: «Non commento i discorsi, commenterò i fatti. Non sono a Roma, c’è la targhetta su un posto ma non mi hanno chiamato, non lo sapevo». Mattarella ha citato diverse autorità durante il breve intervento al Quirinale, che ha di fatto chiuso la cerimonia protocollare e Salvini ha colto la palla al balzo per una battuta: «Se Mattarella saluta anche la redazione di Radio Padania Libera, allora vado a Roma ad abbracciarlo».



«Non mi rappresenta, è cresciuto a pane e Andreotti»

Salvini ai suoi fedelissimi ha spiegato che sicuramente avrà prima o poi un incontro con il capo dello Stato («Ma certo, ho incontrato anche Renzi...») ma il giudizio politico nei suoi confronti resta negativo: «Di lui non mi piace il percorso politico . Uno che è cresciuto a pane e Andreotti, De Mita e D’Alema non è il mio rappresentante ideale, però vediamo». Salvini vuole attendere al varco Mattarella sugli atti concreti: «Ci sono alcuni decreti di Renzi che gridano vendetta al mondo, vediamo se li ferma».


Il posto accanto a Berlusconi

Al numero uno della Lega il cerimoniale del Quirinale aveva riservato una sedia accanto a quella del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Vista l’assenza, lo staff della presidenza ha provveduto a cambiare i posti prima dell’inizio degli interventi delle autorità e il Cavaliere ha così seguito la parte finale dell’insediamento di Mattarella al fianco della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Proprio a Berlusconi il capo della Lega aveva riservato un passaggio del suo botta e risposta con gli ascoltatori: «Berlusconi con me parla di Milan? Io gli ho detto che non può votare tutte le schifezze di Renzi e poi dire che dobbiamo correre insieme».


«Ncd dura poco, Forza Italia boh...»

E sul futuro del centrodestra, ovvero sulla possibilità di ricostituire l’alleanza in passato vincente e ancora oggi al governo in Lombardia e Veneto ha aggiunto: «Ncd dura poco, ora delle regionali del Veneto non ci sarà più, Forza Italia boh, si stanno riorganizzando, vediamo. Stiamo costruendo un progetto, è presto per fare fantacalcio, con chi vai,con chi stai. Preferisco lavorare a un processo alternativo alla sinistra e parlare a milioni di padani e italiani che a votare non ci vanno». Intanto però già si parla di una campagna acquisti in corso che potrebbe portare alla Lega 6-7 parlamentari provenienti perlopiù dalle fila di Ncd e M5S.

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