martedì 26 gennaio 2016

Cassano, battaglia sindacale alla Casa di riposo

I rappresentanti dei lavoratori: "Contratto non rispettato, pronti a indire lo sciopero"
Cassano d'Adda (Milano),  gennaio 2016 - Turni di lavoro, ferie e cartellini, igiene e sicurezza: «Contratto non rispettato, pronti a indire lo sciopero». C’è maretta alla Casa di Riposo Belvedere di Cassano d’Adda, storico istituto geriatrico dove il personale, una sessantina di addetti fra inservienti e altre figure ausiliarie, è da oltre un anno e mezzo in carico alla cooperativa esterna Kcs Caregiver di Agrate, leader a livello regionale e nazionale del settore. La vertenza aperta dal sindacato Fp Cisl è aperta ormai da giugno, ha già portato allo stato di agitazione e a un tentativo di conciliazone avanti il Prefetto, andato a vuoto nelle scorse settimane. «Ora - dice il referente sindacale Rosario Arcoraci - l’unica via è la mobilitazione».
I motivi della diatriba sono tutti nella lettera al Prefetto a margine del tentativo di conciliazione, e in un folto carteggio pervenuto anche al Comune. Sul piatto soprattutto questioni contrattuali: «La cooperativa non rispetta il contratto su ferie e permessi, invece regolati in maniera precisa. Di fatto, viene impedito al personale di fruire delle due settimane continuative con degli abili affastellamenti di riposi e recuperi. Non vengono pagate le festività lavorate infrasettimanali. Sono scomparse le pause obbligatorie quando si lavori per più di sei ore, si abusa di disponibilità e chiamate, ci si guarda bene dall’uso del cartellino, mezzo indispensabile per garantire la correttezza delle retribuzioni. E non viene consegnato il cedolino paga cartaceo, nemmeno a fronte di richiesta».
In coda ma non tanto questioni di natura igienica e del rispetto delle norme di sicurezza: «Limitiamoci a dire che si fa tutto al risparmio. Gravissimo, soprattutto in un contesto così delicato come è quello dell’assistenza agli anziani». Una richiesta di incontro con i vertici della coop non è andata a buon fine, così come il tentativo di mediazione dal Prefetto. «Oltre a organizzare lo sciopero - così Arcoraci - chiediamo un intervento del Comune, che è il committente e ha precise responsabilità. E che in questa vicenda, pure sempre informato, non ha mai preso una posizione. È forse indispensabile sottolineare che la mancata soluzione dei problemi può creare disagi agli ospiti».
Una settantina gli anziani ricoverati, destinati ad aumentare quando saranno disponibili i nuovi posti letto nei locali frutto di un recente (e tribolato) ampliamento. «Proprio oggi - dice il sindaco Roberto Maviglia -abbiamo affrontato la questione in giunta. Conto di convocare le parti la prossima settimana o al massimo la prossima decade. Con l’obiettivo di contribuire a sanare la questione ed evitare situazioni che potrebbero ripercuotersi sul servizio.
Commenti: ma con la mirabolante scelta della "gloriosa" amministrazione Maviglia non doveva andare tutto meglio???

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