venerdì 8 gennaio 2016

Trezzo, addio alle baracche dei contraffattori - BRAVO DANILO

Trezzo (Milano), 8 gennaio 2016 - Un altrocampo nomadi smantellato a Trezzo, una maxi-discarica a cielo aperto, la sesta baraccopoli abusiva cancellata dalle ruspe in via Guarnerio. Si tratta della centrale delle borse griffate-patacca, toccata da un’inchiesta della Procura di Pistoia sfociata nei mesi scorsi nell’arresto di falsari in mezza Italia. Il covo della banda era sul fiume, avevano appurato gli inquirenti, scoprendo che da tempo case e prefabbricati abitati da 24 persone "in condizioni igienico-sanitarie spaventose", ha spiegato il sindaco Danilo Villa al termine delle operazioni andate avanti tutto il giorno, erano frequentati da elementi di spicco del mondo della contraffazione. Il blitz è scattato di buon mattino, gli occupanti hanno riparato da alcuni parenti nell’hinterland, con loro ci sono anche sei minori. I controlli sul sito erano partiti dopo che la famiglia di Rom extracomunitari aveva avviato le pratiche per ottenere la residenza. Verifiche di routine che avevano però fatto emergere che si trattava dello stesso gruppo sgomberato dal Comune in precedenza, nel 2013, a pochi metri di distanza, sempre in via Guarnerio. Il risanamento dell’area proseguirà oggi. Da buttare ci sono 77 tonnellate di legname, due e mezzo di ferro e 43 di inerti. Polizia locale e carabinieri ieri mattina si sono ritrovati davanti una vera e propria montagna di rifiuti. Neanche tre settimane fa le forze dell’ordine avevano fatto abbattere nelle vicinanze lo chalet dei Sinti, un’abitazione lussuosa con cucina di design e bagno di quaranta metri costruita sempre senza permesso.

Ad assistere all’evacuazione ieri, come a dicembre, l’assessore alla Sicurezza Silvana Centurelli. "Sin dalle prime fasi quest’ultima operazione ha assunto un carattere particolarmente delicato per la presenza nel campo di pregiudicati. Prosegue senza sosta il piano anti-illegalità che ci vede impegnati da anni nel combattere abusi edilizi e degrado, per il ripristino del decoro. Anche questa zona, come altre liberate in precedenza, rientra in un’area di tutela del Parco Adda Nord. Al termine dell’imponente operazione di bonifica con la rimozione delle tonnellate di rifiuti trovate anche nel sottosuolo, l’amministrazione coinvolgerà le guardie ecologiche volontarie e le associazioni ambientalistiche per tenere d’occhio il perimetro recuperato. Ci affidiamo a chi ha fatto della tutela del territorio una missione".
Commenti: ci vorrebbe anche a Cassano un Sindaco come Danilo Villa

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