domenica 13 gennaio 2013

Maroni: "In Lombardia dobbiamo vincere A Roma non mi candido"


Il leader del carroccio attacca:
"Questa sinistra è pericolosa"


Il leader della Lega Maroni: “Io voglio partire dai lombardi - spiega Maroni - e garantite un posto di lavoro a chi non ce l’ha; e soprattutto tenere qui le nostre tasse: è per questo che ho fatto l’accordo con il Pdl, è per questo che dobbiamo vincere"

Roberto Maroni al Congresso federale
Roberto Maroni al Congresso federale

Melegnano (Milano), 13 gennaio 2013 - Roberto Maroni ha chiarito che non si candiderà alle politiche ma solo alla presidenza della regione Lombardia. “Non mi candido a Roma, ma solo in regione Lombardia, senza ‘paracadute’, per coerenza e serietà”, ha affermato il segretario federale della Lega Nord durante la presentazione del suo libro al castello di Melegnano
CondividiSONDAGGI FAVOREVOLI - Roberto Maroni ostenta un ferreo ottimismo per l'esito delle elezioni in Lombardia, forte anche del sondaggio di Renato Mannheimer che dà Pdl e Lega avanti di quasi 4 punti sul centrosinistra al Senato.

“E' una buona notizia, siamo avanti in Lombardia, dobbiamo vincere perché questa sinistra é pericolosa”, ha detto il leader leghista. Quanto alle dichiarazioni di Bersani, "mi preoccupano molto quando dice ‘noi partiamo dagli emigrati, il primo giorno di governo vogliamo dare la cittadinanza agli immigrati’” ha affermato il segretario della Lega Nord, arrivando al Castello di Melegnano per presentare il suo libro.

LAVORO E TASSE - “Io voglio partire dai lombardi - spiega Maroni - e garantite un posto di lavoro a chi non ce l’ha; e soprattutto tenere qui le nostre tasse: è per questo che ho fatto l’accordo con il Pdl, è per questo che dobbiamo vincere, cominciando dalla Lombardia”.
ROMA E IL NORD - A chi gli chiedeva come si comporterà la Lega nord nel caso in cui alle politiche si vericasse un risultato di sostanziale pareggio al Senato, Maroni ha detto:  “Non mi interessa, io voglio vincere in Lombardia per costruire la macro-regione che può condizionare il Governo dal nord: mi interessa meno quello che succede a Roma”.
ALLEATI E PROGRAMMA  - “Io guardo alla concretezza, se uno sottoscrive il programma, laddove c’è scritto che il 70% delle tasse deve rimanere in ambito regionale”, dice Maroni a chi gli chiedeva conto di alcune candidature (come quella di Luciano Moggi o Nicola Cosentino) da parte dei partiti che hanno stretto l’alleanza con la Lega Nord alle politiche. “Se qualcuno mi aiuta a realizzare questo obiettivo, a me va bene - ha proseguito il segretario federale della lega Nord - tutti quelli che fanno parte della coalzioni hanno firmato questo programma, quindi, per me, va bene”. “Questa grande coalizione puo’ farcela in Lombardia”.
 UN VICE GIOVANE  - Roberto Maroni ha riferito di aver discusso con i vertici del Pdl, dell’incontro di ieri, del nome da scegliere come candidato vice, in ticket con lui nella corsa alla presidenza della regione Lombardia. “Se ne è parlato: io ho qualche idea, mi piacerebbe un giovane, ho già qualche nome che ho fatto ad Alfano, Berlusconi e Mario Mantovani; e spero che nei prossimi giorni si possa individuare”. “Mi piacerebbe - ha insistito - un giovane capace e con esperienza di governo sul territorio quello che manca al candidato di centrosinistra Ambrosoli”.


AMBROSOLI E LE CHIACCHIERE - “Non c’è ricetta migliore della nostra: tenere qui il 70% delle tasse vuol dire tenere 16 miliardi, e non c’è banca che tenga”. Cosi’ Roberto Maroni ha commentato il progetto del candidato del centrosinistra, Umberto Ambrosoli, per la creazione di una banca lombarda. “La nostra è una ricetta concreta, il resto sono solo chiacchiere”, ha affermato il segretario federale della Lega Nord, arrivando al castello di Melegnano, nel milanese, per presentare il suo libro.


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