lunedì 23 aprile 2012

Dall'Unesco al molo da levare De Magistris è il re del flop - Il Giornale

Roma - A questo punto anche il sindaco di Samarra, Iraq, può aspirare ad un sondaggio che lo dia tra i più amati del medio oriente. In fondo De Magistris ce l'ha fatta (seguito di poche lunghezze dal collega barese Emiliano, quello che delle cozze pelose), e in comune hanno qualcosa. Luigi De MagistrisIngrandisci immagineEntrambi governano una città che per l'Unesco è un patrimonio prossimo al disastro. Una lista complessiva di 35 luoghi del mondo, fatta dall'organismo dell'Onu, che a due anni dall'insediamento dell'ex pm al Comune di Napoli, potrebbe contare la prima città europea, novità assoluta in un elenco che si muove tra Afghanistan, Uganda, Tanzania, Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Costa D'Avorio, Belize, Honduras, Pakistan, Yemen, Venezuela. Non sarebbe un bel primato per De Magistris il rivoluzionario. Il vicedirettore generale Unesco alla Cultura, che tra l'altro è un italiano, ha scritto una letteraccia al sindaco di Napoli, nel frattempo impegnato ad invitare, con una clip tragicomica, l'attore americano Al Pacino nella sua città ("Ciao Al, vieni a vivere l'emozione di questa città impregnata di cultura..."). "Illustrissimo signor sindaco - gli ha scritto invece Francesco Bandarin dell'Unesco -, ho ricevuto segnalazioni che lamentano lo stato deplorevole in cui versa il centro storico di Napoli. Mi permetto di rammentarle che l'Unesco nel 2012 dovrà ricevere un rapporto sullo stato di conservazione e sulle varie misure di protezione messe in atto per salvaguardare il centro storico". Un avvertimento che potrebbe precedere la retrocessione di Napoli nella blak list dei patrimoni culturali in degrado. "Un evento considerato quasi impossibile fino a un paio di anni fa - ha scritto il Mattino in un editoriale -. Napoli non merita questa vergogna". Il fatto è che i 200 milioni di euro stanziati dalla precedente amministrazione comunale per il recupero del centro storico sono stati congelati e poi spostati, da Giggino 'O Flop, nel famigerato Forum delle culture, quello che finora si è segnalato per le gaffe e le dimissioni. Sì, quello del compenso di 300mila euro al designato presidente Roberto Vecchioni, poi dimessosi. Seguito a ruota, nelle dimissioni, dal direttore generale Francesco Caruso e dal musicista napoletano Beppe Barra. Un forum delle dimissioni. Iniziato anche quello col grande entusiasmo che caratterizza tutte le opere di De Magistris, uno che promette mari e monti sicuro del suo eccezionale carisma. "Entro sei mesi si proverà a raggiungere l'obiettivo del 70% della raccolta differenziata", azzardò a settembre dell'anno scorso. Della promessa è stata mantenuta solo una parte, cioè che sono effettivamente passati sei mesi, ma la raccolta a Napoli è un po' lontana dal 70%, visto che non supera il 18%. "Ammoderneremo le strade di Napoli", disse dopo essere stato eletto a furor di popolo partenopeo. Ma se si percorre la rete urbana si possono scoprire, come ha spiegato il suo assessore alla manutenzione delle strade, circa 370 nuove buche al mese. Cioè 37 buche fresche fresche che spuntano ogni giorno, nella città di De Magistris, aspirante leader nazionale. Ma di che si occupa allora il sindaco? Soprattutto di regate, nel senso dell'America's cup che, con grande orgoglio, De Magistris ha portato a Napoli. Ma anche qui sono grane. Intanto le spese. Quattro milioni di euro per creare una nuova scogliera sul lungomare e far approdare le barche della Coppa America, "peccato - annota il Corriere - che dovrà essere smontata subito dopo le regate". Poi altri soldi versati nelle casse degli organizzatori delle regate, voce riportata dall'esperto di nautica della Stampa, Fabio Pozzo, che osserva: "Venezia ha siglato il contratto (con America's cup) senza pagare. Non a costo zero, sia chiaro, ma avrebbe messo sul tavolo il suo appeal e poi, naturalmente, un pacchetto per marketing, personale, logistica, promozione, camere d'albergo. Napoli, invece, avrebbe essenzialmente pagato. Quel che è certo è che De Magistris ha pagato finora più di tutti gli altri". Come mai? Dentro mettiamoci anche gli allestimenti lussuosi decisi dal sindaco per la Casina pompeiana in Villa Comunale, uno delle principali location dell'evento: "Gli arredi sono stati comprati in una delle boutique più prestigiose di Napoli, a due passi da Palazzo San Giacomo - racconta il quotidiano napoletano Il Roma -: per ogni sgabello sono stati spesi 400 euro". E intanto la data d'inzio delle regate slitta...Ma De Magistris pensa in grande. C'è un sito che ha raccolto le gigginate, cioè le sparate megalomania che di De Magistris (giggineide.com). Roba come: "Ho un sogno che potrebbe concretizzarsi: portare il presidente degli Stati Uniti d'America Obama per Natale in città" (intervista a il Mattino di lunedì), a "gli assessori non avranno più le cosiddette auto blu ma avranno, se vogliono, un motorino elettrico", a "i Quartieri Spagnoli diventeranno come Montmartre", "Napoli può essere come Barcellona". O al peggio come Samarra, Iraq.

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