mercoledì 4 aprile 2012

Lombardia – Edilizia pubblica

“Troppi stranieri in graduatoria. Avanti con il pacchetto residenzialità”
Sui dati dello studio condotto dal Politecnico di Milano e commissionati dalla Cisl riguardante l’edilizia pubblica in Lombardia.

“I dati presentati al convegno “Offerta e fabbisogno di abitazioni in Lombardia” mettono in evidenza un problema serio riguardante i piani urbanistici dei Comuni. Se le cose resteranno invariate infatti, all’alba del 2018, nella nostra Regione mancheranno 418.324 case popolari a canone sociale e 147.172 alloggi di edilizia convenzionata. Inoltre vengono fornite le cifre anche sul numero esorbitante di domande presentate da parte degli immigrati, quantificate in una percentuale superiore al 35% del totale, di cui il 10,6% riguardano i ricongiungimenti familiari. 

Date le cifre sopraesposte e considerata la crisi economica, ritengo sia necessario fare di più per aiutare la nostra gente e impedire agli ultimi arrivati di scavalcare i lombardi in graduatoria grazie a nuclei famigliari più numerosi, dovuti proprio a ricongiungimenti famigliari del tutto incontrollati.

A questo proposito il sottoscritto è stato primo firmatario del “pacchetto residenzialità”, presentato nel dicembre scorso dalla Lega in Regione, che andrebbe a anche normare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica. L’intenzione è quella di elevare gli anni di residenza continuativa necessari da 5 a 15, prevedendo inoltre una quota massima del 5% per l’assegnazione degli alloggi ALER ai cittadini di Stati non aderenti all’Unione Europea.

Personalmente è nosta intenzione premere l’acceleratore perché si possa arrivare presto a discutere e approvare questa legge e si riesca a riequilibrare una situazione assurda che fino ad oggi ha visto premiare gli stranieri a scapito di chi risiede in Lombardia da sempre.”

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