MILANO - Matteo Salvini, qualcuno nel consiglio ha chiesto le dimissioni di Bossi?
«No. È stata una sua scelta, evidentemente sofferta, ma decisa».
Lo ha fatto per il bene del movimento?
«Certo. Per dare un po’ di respiro e di libertà alla Lega. Un consiglio federale commosso lo ha nominato presidente».
Le Lega è spaccata? Fuori da via Bellerio i militanti di ferro inneggiano a Bossi e dentro i suoi uomini più fidati lo affondano.
«Niente di più falso. Umberto Bossi e Roberto Maroni si sono abbracciati, commossi ma determinati, alla fine del consiglio. Solo un cretino può non capire che è questa la forza della Lega. Lo ribadisco».
È finita un’epoca, questo è innegabile.
«Comincia un’epoca nuova. Bossi ha fatto un passo a lato. Chi ha sbagliato paga, lo ha detto lui stesso».
Qual’è la cosa che ti preme di più che domani (oggi, ndr) venga scritta su questa lunga giornata?
«A Radio Padania stanno chiamando decine e decine di persone, non leghiste, che esprimono ammirazione verso Umberto Bossi. Nessuno in Italia si dimette, lui lo ha fatto».
E adesso?
«Adesso ripartiamo alla grande, forti del suo gesto».
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