mercoledì 11 aprile 2012

Lavoro e sviluppo, “Da Maroni ricetta giusta. No riforma articolo 18, Governo abbassi tasse a piccole e medie imprese”

In un convegno alla Cattolica di Milano organizzato dal Movimento Universitario Padano analizzate le ricette per uscire dalla crisi e creare occasioni per rilanciare l’occupazione

“Un intervento che dimostra quanto sia ideologica e strumentale la proposta di riforma del mercato del lavoro che il governo dei tecnici e dei professori vuole fare approvare. Occupazione e sviluppo invece si promuovono abbassando la pressione fiscale alle piccole e medie imprese e regionalizzando contratti di primo e secondo livello”. Lo scrivono in una nota il Presidente della Commissione Bilancio di Regione Lombardia Fabrizio Cecchetti e il coordinatore nazionale dei Giovani Padani Eugenio Zoffili in merito al dibattito organizzato dal Mup (Movimento Universitario Padano) alla Cattolica di Milano su lavoro e occupazione al quale ha preso parte anche l’onorevole Roberto Maroni.

“Maroni - dice il Presidente della Commissione Bilancio Fabrizio Cecchetti – è stato molto chiaro e ha messo sul tappeto dati e cifre che sono incontestabili. La revisione dell’articolo 18 non porterà nessun nuovo posto di lavoro. Le aziende non assumono perché c’è recessione. La gente non ha soldi da spendere, i consumi tracollano e le imprese non hanno più commesse: il brutto e micidiale circolo vizioso è tutto qui e non nelle norme che facilitano il licenziamento delle persone. Una riforma del lavoro, come ha spiegato Roberto Maroni , la si può fare solo se c’è sviluppo, se il periodo economico è favorevole. Oggi questo quadro non c’è. La soluzione allora, come è emerso dal convegno alla Cattolica, è quello di abbassare le tasse alle piccole e medie imprese che oggi da noi, come ha supportato Confartigianato con i dati, raggiungono addirittura il 68%, una cifra che supera di ben 34-40 punti le aliquote in vigore negli altri Paesi europei. In queste condizioni - aggiunge Cecchetti - non ci sarà mai sviluppo, perché le imprese sono strozzate da una pressione fiscale insostenibile”.

“Grazie ai Giovani Padani e al convegno della Cattolica – evidenzia il Coordinatore nazionale dei Giovani Padani della Lombardia Eugenio Zoffili – emergono scenari di soluzioni alternative percorribili e meno traumatici rispetto a quanto dice questo Governo tecnico che è responsabile di una riforma sulle pensioni che impedisce di fatto a 300 mila giovani all’anno di subentrare nel mondo del lavoro. Una soluzione però c’è e come sempre viene dallaLega Nord e da una persona come Roberto Maroni che ha portato anche nell’attività di governo, prima come responsabile del Welfare e poi come titolare del Ministero degli Interni, ipotesi di cambiamento nel segno del federalismo e dell’efficienza amministrativa. Come Giovani Padani ci impegneremo già nei prossimi giorni a portare nelle piazze e nelle strade della Lombardia questo vento di verità affinché ai nostri giovani non venga negata la speranza nel futuro. Non possiamo più permettere che la forza vitale della nostra regione sia lasciata morire lentamente da un governo che nessuno ha mai eletto e che dunque non può fregiarsi della sovranità popolare”.

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