domenica 29 aprile 2012

Zaia: "Irpef aumentata per colpa di Monti"

Rovigo, 27 aprile 2012 - Appena arrivato a Badia Polesine si trova davanti un cittadino che gli domanda: «E alora semo pronti?», «Semo pronti le na parola grossa» gli risponde Zaia, il cittadino aggiunge «se non facciamo il federalismo siamo finiti», il governate del Veneto annuisce e va ad iniziare il comizio. Il presidente del Regione ieri era in tour per sostenere i candidati leghisti alle prossime elezioni. Nell’occasione si è espresso sulla sanità in Polesine: «La mia posizione è risaputa, sono per una unica Ulss», dicendo inoltre che «bisogna puntare ad una sanità di elevata qualità e investire in tecnologia, in base a scelte territoriali oculate, non ci sono cittadini di serie A o di serie B». Sulla centrale di Porto Tolle, Zaia conferma che la linea che si condivide è quella della riconversione a carbone: «Abbiano vicino a noi Enel e i sindacati, per un affare da 2 milioni e mezzo di euro, non c’è altra soluzione, c’è solo il piano A, non esiste un piano alternativo se non quello che intendiamo perseguire perché riprenda l’attività». Sul patto di stabilità che attanaglia le amministrazioni, il presidente spiega che bisognerebbe ignorarlo. «Ma non posso farlo da solo, sarebbe una follia, diversamente, la richiesta dovrebbe arrivare in modo trasversale». Ha ribadito il fatto che se l’Irpef è aumentata «è per colpa di Monti». In Veneto ci sono molti imprenditori che si suicidano, «ma va anche detto che il problema del debito insoluto non riguarda solo quanto dovuto dal pubblico all’impresa privata, tante situazioni tragiche accadono perché è il privato che non paga il privato». In merito ad una sua possibile candidatura ai vertici della segreteria nazionale, Zaia smentisce categoricamente tale possibilità: «Ho un patto fino al 2015, da rispettare con gli elettori, un patto che intendo onorare fino in fondo, per una carica di livello nazionale occorre una persona a tempo pieno». Dopo il saluto di Antonietta Giacometti, il segretario provinciale della Lega Antonello Contiero ha affermato: «A Badia abbiamo puntato su Barbara Tomì, una persona che non ha esperienza politica, ma ha grande volontà e dedizione». Non era presente a Badia l’onorevole Emanuela Munerato impegnata in Parlamento a Roma. Infine il governatore Zaia, prima di recarsi a Lusia per un altro breve comizio, ha ricordato che in Regione c’è un patto Lega Pdl che funziona e che grazie al suo partito è stato ridotto il numero dei consiglieri regionali, ridotta la loro indennità, a non più di due mandati, via vitalizi e pensioni, che è stata approvata una nuova legge elettorale, ed un nuovo statuto regionale. Per Barbara Tomì: « Zaia è un punto di riferimento ha realizzato tutti i suoi obbiettivi senza compromessi, come voglio fare anch’io».

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