Il “simpatico” Assessore al carnevale non perde mai
occasione di buttare tutto in caciara, molto probabilmente perché sa fare solo
quello, visto che e in quest’anno d’amministrazione non ha fatto nulla di
menzionabile e che sarà ricordato negli assessorati che gli sono stati
affidati.
Ora propone l'ennesima carnevalata e cioè di cambiare il nome ad una piazza.
Piazza Lega Lombarda
Questo perché secondo lui è il simbolo della Lega Nord.
Dovrebbe
ben sapere che i partiti o i movimenti politici non possono avere piazze o vie
intitolate e che la piazza e' dedicata alla storica“Lega
Lombarda un'alleanza costituita il 7 aprile 1167 presso l'abbazia di Pontida, e formata da Milano, Ferrara, Piacenza eParma.
Il 1º dicembre 1167 venne allargata tramite l'alleanza
con la Lega Veronese ed altri Comuni, che portò nella Lega ben 26 (in seguito
30) città della pianura padana (che allora poteva essere
definita 'Lombardia' nella sua totalità), tra cui Crema, Cremona, Mantova,
Piacenza, Bergamo, Brescia Milano, Genova, Bologna, Padova, Modena, Reggio Emilia, Treviso, Venezia, Vercelli, Vicenza, Verona,Lodi,
e Parma e
che venne detta Concordia.
La Lega venne formata per contrastare Federico I di Hohenstaufen detto "Il Barbarossa", imperatore del Sacro Romano Impero,
nel suo tentativo di restaurare l'influenza imperiale nell'Italia settentrionale. In questo fu
spalleggiato anche dalle due città lombarde che non fecero mai parte, se non
sporadicamente, della Lega: Pavia e Como.
Federico reclamò il controllo diretto sull'Italia settentrionale alla Dieta di Roncaglia (1158)
e la invase nel 1158 e nel 1166.
La Lega godeva del supporto di Papa Alessandro III, anch'egli desideroso di
veder declinare il potere imperiale in Italia. La città di Alessandria,
fondata in Piemonte dalla Lega Lombarda, prese il suo nome proprio dal
Pontefice e nacque come fortezza antimperiale ai confini del marchesato del Monferrato, alleato del
Barbarossa.
Nella Battaglia di Legnano del 29 maggio 1176,
Federico I venne sconfitto dalle truppe comunali, guidate, secondo le credenze
popolari, dal condottiero Alberto da Giussano (accreditato come mero personaggio leggendario). Dopo diverse altre
sconfitte, l'imperatore accettò una tregua di sei anni, detta tregua di Venezia, dal 1177 al 1183,
fino al Trattato di Costanza, dove le città-stato dell'Italia settentrionale
accettarono di restare fedeli all'Impero in cambio della piena giurisdizione
locale sui loro territori.
La Lega Lombarda venne rinnovata nel 1198 e nel 1208 durante le guerre tra Ottone IV e Filippo di Svevia.
Sfruttando la potestà loro concessa dall'imperatore Federico I di
adottare lo strumento della lega per ragioni di difesa, in seguito alla pace di
Costanza, alcuni comuni decisero di costituire la Seconda Lega Lombarda. Dopo
mesi di trattative segrete, favorite da Onorio III,
il 2 marzo 1226 si riunirono nella chiesa di San Zenone a Mosio, oggi frazione
di Acquanegra sul Chiese, i delegati di Milano,
Bologna, Piacenza, Verona, Brescia, Faenza, Mantova, Vercelli, Lodi, Bergamo,
Torino, Alessandria, Vicenza, Padova e Treviso, stabilendo una stretta alleanza
militare per la durata di 25 anni. Sempre per intervento papale, alla lega
aderirono anche i conti di Biandrate e Bonifacio II marchese di Monferrato, Crema
e Ferrara.
La Lega riottenne il suo antico prestigio contrastando gli sforzi di Federico II di Svevia di aumentare il suo potere
in Italia. Questi sforzi compresero la conquista di Vicenza e la Battaglia di Cortenuova sull'Oglio,
che determinò la reputazione di abile stratega di cui godeva l'imperatore.
Egli in seguito sopravvalutò le sue forze, respingendo tutte le
proposte di pace dei milanesi e insistendo sulla resa incondizionata. Fu un
momento di grave importanza storica quello in cui la rabbia di Federico ne
offuscò il giudizio e bloccò qualsiasi possibilità di un accordo pacifico. Nel
novembre 1237 Federico colse una
notevole vittoria sulla Lega Lombarda a Cortenuova, conquistando
il Carroccio che inviò in omaggio al
papa. Milano e altre cinque città resistettero e nell'ottobre 1238 egli dovette togliere
l'assedio a Brescia
Ancora una volta appoggiata dal Papa,
la Lega Lombarda riuscì a contrastare i tentativi di Federico II, per poi
dissolversi nel 1250 alla morte
dell'imperatore.”
Citiamo anche che
“Nel 1158
Federico Barbarossa si affacciò a Cassano.
Trovato il
ponte da noi presidiato non ardì superarlo.
Gli imperiali
tentarono il guado verso Corneliano: alcuni affogarono nel fiume, mentre un
buon drappello di soldati si appostò sulla sponda destra. I nostri che si
trovavano alla custodia del ponte dovettero abbandonarlo riparando a Milano.
L'esercito
imperiale visto libero il passo si avventò sul Ponte, e tanta fu la carica dei
sopravvenuti che il ponte per il peso si ruppe trascinando nell'acqua uomini e
cavalli.”
Ma forse avendo anche la delega alle tradizioni locali
questo pezzo di storia locale non lo ha studiato o se lo è scordato.
A parte queste dissertazioni storiche, il carnascialesco Assessore dovrebbe essere al corrente del fatto che cambiare il nome ad una via o ad una piazza ha un costo, che a questo punto, nel caso lui intenda proseguire nella sua crociata presumiamo voglia sostenere di persona, e non mettere sulle spalle della collettività. In ogni caso se questo fosse il modo di ragionare di tutte le amministrazioni che si succedono avremmo un bel minestrone toponomastico ad ogni cambio di amministrazione ma forse a lui queste cose non passano per la testa preso dalla foga di moralizzatore carnascialesco cassasse.
Ci chiediamo tanto livore contro la Lega, non sarà forse perché abbiamo scoperto e denunciato pubblicamente alcuni i suoi altarini, come posti di lavoro a suoi simpatizzanti e fondi per il suo carnevale ed è per ciò che in questo momento ce l’ha particolarmente con noi? Come si dice a pensare male s fa peccato. Ma qualche volta forse ci si prende.
Assessore le ricordiamo anche alle ultime elezioni
cittadine la Lega ed il suo candidato hanno avuto 1522 voti, mentre il suo
partito 377, questo lo tenga sempre in mente, quando gioca al carnevale, lei e' un Assessore di tutti i Cittadini e non solo di 377 amici suoi.
Da ultimo una esortazione finale, inizi finalmente a
lavorare per tutti e la smetta di pensare solo al carnevale.
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