domenica 2 dicembre 2012

Lombardia: Albertini apre a Lega Nord ma solo su macroregione

Si' alla creazione di una macroregione del Nord ma no al referendum lanciato dalla Lega Nord sull'Europa e l'euro. Sono questi due dei ''obiettivi irrinunciabili'' contenuti del programma di 'Movimento Lombardia Civica'', la lista civica che sostiene la candidatura di Gabriele Albertini alle prossime elezioni regionali lombarde.

L'ex sindaco di Milano sembra aprire al Carroccio quando inserisce in cima alla scaletta delle priorita' del suo programma ''l'approvazione da parte del Consiglio Regionale Lombardo, entro il secondo mese dal suo insediamento, di una proposta di legge per la creazione di una macroregione del Nord dotata di ampia autonomia''. Albertini pone pero' tra gli altri punti irrinunciabili ''l'abbandono da parte della Lega Nord della proposta di legge popolare per la promozione di un referendum popolare sull'Europa e sull'Euro da abbinare alle prossime elezioni politiche''. Per l'ex sindaco di Milano, infatti, ''l'adozione di una moneta nazionale e' lo strumento piu' inefficace per affrontare la crisi fiscale degli Stati e la crisi economica'' ed ''e' inoltre in profondo contrasto con l'euroregione che proponiamo al primo dei nostri punti irrinunciabili''.

Albertini insiste parecchio anche sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, altro punto di possibile tensione con il Carroccio: ''Secondo il piu' recente studio sulle partecipate dai Comuni si desume che quando una societa' e' partecipata anche da soci privati e' piu' efficiente. E poiche' la Lombardia e' il territorio con la maggiore presenza di societa' partecipate dai Comuni (923 societa'), e' dalla Lombardia che deve partire l'apertura alla concorrenza e al mercato di questo importante comparto economico''.

Albertini e la Lega Nord sono su sponde opposte anche per quanto riguarda le province. L'ex sindaco di Milano auspica infatti ''la definitiva approvazione da parte delle Camere entro il 20 dicembre del decreto legge sul riordino delle province'' perche' la prospettiva e' quella ''della soppressione dell'ente amministrativo''.

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