martedì 4 dicembre 2012

Sicilia, la giunta più pazza del mondo

Da destra il cantante Franco Battiato che si occuperà di turismo e spettacolo, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e Zichichi, lo scienziato che avrà il compito di gestire l’assessorato ai Beni culturali

Il presidente Crocetta tra artisti
in tournée, scienziati residenti
in Svizzera, defezioni e polemiche 

LAURA ANELLO PER LA STAMPA PALERMO

L’uno governerà il turismo siciliano da Ginevra, nelle pause tra le settantuno emergenze planetarie sulle quali ha dichiarato di lavorare. L’altro guiderà i beni culturali dell’Isola tra un tappa e l’altra del suo tour che partirà il 19 gennaio da Bergamo. Sono Antonino Zichichi e Franco Battiato, le punte di diamante della giunta messa su dal neo-presidente della Regione Rosario Crocetta, una mistura di telegenia e provocazione che è già riuscita a far scuotere la testa ai consiglieri di lungo corso. «Una corte dei miracoli», sussurra qualcuno nelle stanze di Palazzo d’Orléans, dove l’ex sindaco di Gela è approdato con la furbizia irridente di chi con la politica sa giocare e con il gusto tutto suo di épater le bourgeois, di scandalizzare i borghesi. 


«Né io né Zichichi siamo assessori politici. Siamo creativi», diceva ieri Battiato. «Che lui e Zichichi non abbiano abbastanza tempo non è vero. Il tempo è relativo, conta la qualità», ha detto il presidente con il sorriso di chi un po’ ci è e un po’ ci fa. Un sorriso tirato, a dire il vero, a giudicare dalle montagne russe che ha dovuto affrontare per comporre quella che qualcuno chiama la giunta più pazza del mondo. Con una studentessa universitaria fuori corso di 29 anni, Neli Scilabra, piazzata al timone dell’istruzione e della formazione, la galassia dei corsi che servono solo a procurare stipendi agli enti. Con un’altra bella outsider trentacinquenne, Linda Vancheri, nominata alla guida dell’industria. E ancora con la bionda Ester Bonafede – ex soprintendente dell’Orchestra sinfonica siciliana – assessore alla Famiglia e al Lavoro. 

«Queste donne sono strepitose – ha commentato ieri Battiato – sono abbagliato dalla loro competenza». Mentre a Crocetta ha ritagliato un ruolo mitico: «Sembra Sansone». Cioè forte, coraggioso, testardo. Certo abbastanza per avere affrontato, finora, un percorso a ostacoli. Tre, per la precisione. Prima le dimissioni di Francesca Basilico D’Amelio, «pescata» nell’entourage del ministro Profumo e designata per qualche ora alle Finanze. Poi scappata, formalmente perché impossibilitata a gestire l’incarico da Roma ma - secondo i ben informati - atterrita dall’abisso delle casse regionali. E fuori uno. Poi il caso di Patrizia Valenti, nominata alle Autonomie locali e silurata perché rinviata a giudizio anni fa per omissione di atti d’ufficio, per non avere cioè reintegrato un dipendente del Consorzio autostrade che aveva ottenuto ragione dal Tar. Un’inezia, utilizzata come clava dai tanti nemici che si è già procurato il governatore per avere rimosso alcuni dirigenti di peso e per avere scontentato buona parte del Pd che, insieme con l’Udc, lo ha portato al governo. E fuori due. 

Infine, il caso più spinoso, proprio quello di Zichichi. Perché il figlio dello scienziato, Lorenzo, è titolare della società «Il Cigno-Galileo Galilei» attiva nel settore editoriale e artistico. E protagonista di una serie di contenziosi con quell’assessorato ai Beni culturali che il padre è stato indicato a guidare. Oltre che partner in alcuni bandi di gara di un’altra impresa, la Novamusa, il cui responsabile è stato arrestato pochi giorni fa con l’accusa di avere sottratto alla Regione 19 milioni di euro delle vendite dei biglietti. Ma Zichichi ha fatto un passo indietro: «Rinuncio a tutto quel che riguarda la Sicilia». E Crocetta ha dato la benedizione. Omosessuale sì, ma cattolicissimo. 

http://www.lastampa.it/2012/12/01/italia/cronache/sicilia-la-giunta-piu-pazza-del-mondo-pvXB7zNwiFAFduvQFgC7UO/pagina.html?utm_source=Twitter&utm_medium=&utm_campaign=

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