sabato 5 maggio 2012

Crisi, il Veneto scommette sulla ripresa

ACCORDO CON LE FORZE ECONOMICHE. NON ADERISCONO CGIL E UIL. ZAIA: UN ATTO DI RESPONSABILITÀ PER IL FUTURO RILANCIO E CRESCITA

Crisi, il Veneto scommette sulla ripresa
Patto della Regione da 1,2 miliardi
Accordo con le forze economiche. Non aderiscono Cgil e Uil. Zaia: un atto di responsabilità per il futuroVENEZIA - Un investimento di 1,2 miliardi di euro per dare benzina alla ripresa e far ripartire la locomotiva dell'economia veneta, ferma da troppo tempo sul binario morto della crisi. Per la prima volta in Italia, il governatore del Veneto riesce nell'impresa di far sottoscrivere un 'patto' per il rilancio e la crescita che unisce, in uno sforzo comune, amministratori regionali, forze economiche e sindacati. Uniche grandi assenti, al momento, solo le sigle sindacali di Cgil e Uil. «Sono sicura che ci ritroveremo a lavorare assieme, magari un po' più avanti - dice Franca Porto, segretario regionale della Cisl -. L'unica cosa certa è che la pazienza è tanta e anche la disponibilità. Ma non a restare fermi». 
Mentre la crisi dall'inizio dell'anno toglie la vita di un imprenditore ogni tre settimane e non dà prospettive di occupazione ad un giovane ogni quattro sotto i 30 anni, il Veneto non ha intenzione di restare alla finestra e passa ai fatti con un piano che prevede investimenti da spendere entro la prima metà del 2013, in aggiunta agli oltre 3 miliardi di euro stanziati dall'insediamento della nuova giunta. Tra le voci più importanti del documento, 10 milioni di euro destinati a rafforzare il primato turistico del Veneto verso indirizzi sostenibili, 16 riservati ad un fondo per la ricerca e l'innovazione, 30 per il reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione e 11 per il sostegno dell'imprenditorialità giovanile e femminile. 
Particolare attenzione nel patto viene data ai trasporti: 50 milioni sono dedicati all'ammodernamento della rete infrastrutturale e 14,5 al sistema ferroviario metropolitano regionale. «Ci siamo trovati tutti in un ambito che non sarà perfetto al 100% - spiega Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto - ma che rappresenta molto bene una serie di iniziative che condividiamo. Sarebbe bello avere delle equazioni che ci dicano precisamente cosa si otterrà con queste risorse, ma oggi è difficile farlo». Il piano, ricorda il governatore Luca Zaia, punta a contrastare un quadro che vede 80mila posti di lavoro persi dall'inizio della crisi e 150mila persone alla ricerca, spesso inutile, di un lavoro. Essere riusciti a mettere assieme sotto un'unica bandiera le varie 'anime' dell'economia rappresenta per il Veneto, conclude convinto il presidente, «un atto di responsabilità per il futuro».

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