martedì 8 maggio 2012

Crolla la Lega, Pdl in netto calo, la Lombardia cambia faccia


Salvini: puniti per diamanti, lauree e bodyguard. Niente sindaci al centrodestra al primo turno

MILANO - «I nostri elettori ci hanno tirato le orecchie e si sono fermati per questo giro. Ma noi siamo convinti di poter recuperare il loro consenso e riprendiamo a lavorare da subito». L'europarlamentare del Carroccio Matteo Salvini commenta onestamente i risultati del suo partito e non si nasconde dietro a giri di parole, ammettendo la sconfitta.

CARROCCIO FLOP - La Lega perde clamorosamente a Monza, dove il sindaco uscente Marco Mariani non riesce neppure a garantirsi il ballottaggio. Viene macinata a Sesto San Giovanni e sparisce anche nei piccoli comuni della provincia dove era radicata: a Lissone, che governava da vent'anni, a Lesmo, a Cesano. Va al ballottaggio soltanto a Meda, primo comune con un sindaco leghista fin dal '92 (lo stesso Taveggia che oggi punta al quarto mandato). Salvini insiste: «Abbiamo pagato storie di diamanti e lauree, autisti e bodyguard. Abbiamo pagato l'alleanza con il Pdl che ha sostenuto il governo Monti. Ma siamo ancora qui e, nel milanese, abbiamo centinaia di consiglieri comunali che continueranno a lavorare nell'interesse dei cittadini».

CRISI PDL - Perde la Lega, ma non va meglio al Pdl: i berlusconiani non conquistano sindaci al primo turno e si accontentano di qualche ballottaggio. Non riescono a sfondare a Sesto, malgrado la convinzione che il caso Penati (l'ex sindaco e dirigente pd che ha avuto un avviso di garanzia per una presunta corruzione) avrebbe indebolito il centrosinistra e si fanno sorpassare dall'antagonista in comuni come Monza e Legnano. Il coordinatore regionale pdl Mario Mantovani è sicuro che «ci ha penalizzato il fatto di non essere riusciti a confermare l'alleanza con la Lega, mentre il centrosinistra ha presentato coalizioni molto allargate. Comunque, ai ballottaggi faremo valere le nostre argomentazioni fino in fondo». Il governatore Roberto Formigoni cita il segretario Alfano: «La sconfitta c'è, come era largamente preannunciata, anche in Lombardia. Ma qui è meno grave di quello che ci si aspettava e, complessivamente, nella nostra regione il partito tiene meglio che nelle altre».

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