domenica 16 settembre 2012

Drammatica crisi del commercio milanese, ma Pisapia pensa a favorire islamici e leoncavallini


MILANO - COMMERCIO

“Mi chiedo se oggi il Sindaco di Milano e gli esponenti della giunta Pisapia si siano accorti dei dati, riportati dalla stampa, che fotografano impietosamente lo stato del commercio al dettaglio nel capoluogo lombardo. Un trend negativo che ha portato Milano ad avere 500 esercizi di vicinato in meno negli ultimi tre anni. I negozi continuano a chiudere, stroncati in primo luogo da una pressione fiscale eccessiva e inasprita in modo esponenziale dal “rigor montis” e dalla giunta rossa milanese. Purtroppo la sinistra ha sempre considerato i commercianti una categoria “nemica”, composta soprattutto da evasori e da elettori del centrodestra da colpire senza soluzione di continuità. E i risultati si vedono: le saracinesche abbassate non si contano più e la desertificazione delle nostre strade, in particolare in periferia, ha ormai assunto toni drammatici. Ma il sindaco Pisapia, in questo perfettamente coerente con il suo programma, preferisce occuparsi dei suoi amici leoncavallini e dei suoi fratelli rom e islamici lasciando come sempre all’ultimo posto le esigenze e le necessità dei cittadini milanesi.”

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