martedì 18 settembre 2012

In Italia ogni anno 181 milioni in intercettazioni. e i costi?

 - Ogni anno in Italia si eseguono circa 181 milioni di intercettazioni e il fenomeno, se si osserva il numero dei bersagli/utenze intercettati ogni anno, e' cresciuto dal 2006 del 22,6%. E' quanto emerge da uno studio dell'Eurispes elaborato su dati Ministero della Giustizia-Direzione Generale di Statistica, dove si osserva anche che tra il 2008 e il 2010 la spesa per le intercettazioni e' cresciuta del 6,8%, passando da 266.165.056 a 284.449.782 di euro. Considerando che nel 2010 le utenze telefoniche intercettate sono state 139.051, con una media di 26 eventi telefonici giornalieri per utenza, e che la durata di ogni singola intercettazione - sebbene in calo rispetto agli anni passati -, e' pari a una media di 50 giorni, gli "eventi telefonici" registrati ogni anno possono essere stimati a 181.183.453. Tuttavia, e' importante tenere conto che non si sta parlando unicamente di conversazioni, ma piu' in generale di "eventi" telefonici: chiamate in entrata, chiamate in uscita, chiamate senza risposta, messaggistica e localizzazioni. Una serie di informazioni considerate dai cittadini ugualmente sensibili. Sempre secondo i dati forniti dall'Ufficio Statistico del Ministero della Giustizia, tra le diverse tipologie di intercettazione quelle telefoniche rappresentano il 90% del totale (125.150), quelle ambientali l'8,4% (11.729), e, infine, quelle informatiche e telematiche solo l'1,6% (2.172). Nonostante lo strumento delle intercettazioni sia diventato negli anni sempre piu' mirato e preciso, anche grazie alle sofisticate tecnologie messe in campo, l'analisi della serie storica evidenzia che tra il 2006 e il 2010 i bersagli complessivi intercettati sono aumentati del 22,6%, un incremento particolarmente significativo in un arco di tempo di soli 5 anni e che ha interessato tutte le diverse tipologie di intercettazione. Tra i distretti piu' intercettati al primo posto troviamo Napoli con 21.427 bersagli intercettati, seguito, con un notevole divario, da Milano (15.467), Roma (11.396), Reggio Calabria (9.358), e, al quinto posto, Palermo (8.979). Seguono Firenze, Torino, Bologna. Se si osservano le variazioni percentuali intercorse nel triennio 2008-2010, a fronte di un complessivo aumento del numero dei bersagli intercettati, i distretti nei quali si registrano gli incrementi piu' significativi sono Napoli, Firenze, Bari, Venezia, Genova, Reggio Calabria. A Napoli, in particolare, tra il 2008 e il 2010 i bersagli intercettati sono aumentati del 21,7%. Al contrario, si segnalano per una diminuzione dei bersagli di intercettazione i distretti di Milano (-20,6%, pari a 4mila bersagli in meno), Trento, Trieste, Palermo, Bologna, Perugia, Torino, Ancona, Messina.Per le intercettazioni nel 2010 si sono spesi in totale 284.449.782 euro, una cifra che, sebbene in calo rispetto all'anno precedente (306.071.096 euro), ha registrato un aumento del 6,8% tra il 2008 e il 2010.
Tra i distretti dove piu' alta e' la spesa per le intercettazioni telefoniche, al primo posto troviamo Milano, dove nel 2010 gli uffici giudiziari hanno liquidato 39.670.400 per questa tipologia di spese. Segue Palermo (34.746.180), Reggio Calabria (31.288.886), Napoli (25.122.030) e Catania (17.942.562).

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