mercoledì 5 settembre 2012

Gazzetta dell'Adda CASSANO D'ADDA Polo della sicurezza, la Lega attacca: «Pressapochisti!»

Il capofila dei lumbard cassanesi Fabio Colombo è intervenuto sulla questione del Polo della sicurezza, l'intervento epocale previsto dalla precedente Giunta a guida Lega-Pdl e un po' accantonato dall'attuale Amministrazione di centrosinistra. Ecco come il seguace di Bossi commenta l'andazzo: «Ancora una volta questa Giunta sta dimostrando pressapochismo nella gestione dei problemi. Se avessero deciso di gestire le
cose in modo corretto e cioè rispettando gli accordi presi da chi li aveva preceduti non si troverebbero nella
situazione di gestire le cose in fretta e indicando delle soluzioni che non sono certo quelle ottimali. 

Ricordiamo che il problema dei ritardi nei lavori, nel rischio di sforamento del patto di stabilità , della mancanza di liquidità per pagare l'avanzamento lavori alla ditta esecutrice dell'opera sono tutte cose imputabili questa Amministrazione, che ha sempre accampato mille scuse per osteggiare il progetto. In un primo tempo dicevano che i lavori sono partiti tardi per via dei sotto servizi non indicati, cosa magari vera ma che si poteva risolvere in due settimane. Ci hanno anche detto che non c'erano i soldi, per via della mancanza di oneri provenienti dalla lottizzazione ex-Veca, anche qui falsità: in quanto da questa lottizzazione arriveranno circa 700mila euro destinati al Polo, mentre il resto per arrivare al costo totale (di tre milioni e mezzo, ndr ) erano già nelle casse del Comune. Ora ci dicono non ci sono in quattrini per colpa del Patto stabilità . Ci chiediamo: quale sarà la prossima scusa per non portare a termine un'opera già praticamente finanziata? Una delle sette piaghe d'Egitto potrebbe andare bene come scusa? Il sindaco e i suoi non cerchino dire che chi li ha preceduti ha sbagliato: loro hanno deciso di boicottare i lavori del Polo della sicurezza. Mentre loro si arrovellano nel cercare scuse puerili la città è sempre di più nelle mani della criminalità e della delinquenza».

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