mercoledì 10 ottobre 2012

Fisco/ Controlli della Gdf a tappeto: a Siracusa 100% di irregolarità. La Lega: insistere sul lavoro nero

da affaritaliani.it

Punte del 100% di irregolarita' nell'emissione di scontrino e ricevuta fiscale sono state rilevate dalla Guardia di finanza nel corso di controlli condotti in tutta la provincia di Siracusa soprattutto in attivita' commerciali legate al turismo.La totalita' degli esercenti verificati a Pachino e Portopalo di Capo Passero sono risultati evasori. Il 50% di violazioni sono state invece accertate a Lentini, Carlentini e Francofonte, il 38% a Siracusa, il 32% a Noto e Rosolini, il 30% ad Augusta. In totale sono stati controllati 183 esercizi, e in 73 casi si e' riscontrato che non rilasciavano scontrino. Nel corso dell'operazione sono stati inoltre sequestrati oltre 780 articoli con marchi contraffatti e denunciate per questo due persone. Nel primo semestre del 2012 sono stati 2.800 i controlli della Guardia di finanza di Siracusa in materia di scontrino, positivi in 1.400 casi.

GDF MESSINA, 71% COMMERCIANTI NON FANNO LO SCONTRINO - Il 71% dei commercianti controllati dalla Guardia di finanza di Messina tra Taormina, Giardini Naxos, Venetico e le isole Eolie non emettono lo scontrino fiscale. Sono state verificate 182 attivita' a 130 delle quali sono state contestate violazioni. Si registra un incremento delle irregolarita' rispetto al 57% rilevato un mese fa. Nel corso della stessa operazione sono stati sequestrati 400 articoli con marchi contraffatti e denunciate le cinque persone che ne erano in possesso.

L'INTERVISTA DI AFFARI A MASSIMO GARAVAGLIA (LEGA)
"I picchi di evasione del 100%? Sono 'simpatici', diciamo. Ben vengano questi controlli. Ma sull'evasione altissima al Sud, che non è una novità tra l'altro, bisognerebbe fare un approfondimento". Questo il commento di Massimo Garavaglia, responsabile economico della Lega Nord, su Affaritaliani.it.
Ricordo i dati del Sole 24 Oreche mettevano in relazione l'imponibile dichiarato con la spesa regione per regione. Ne usciva una classifica impietosa. La Lombardia aveva 106 euro spesi ogni sei dichiarati. La media nazionale era di 119 euroe purtroppo nelle regioni meridionali si andava dai 130 euro in su, fino al picco Calabria con 148 euro. Per cui, se si fanno controlli, ovviamente si trova qualcosa".
Come intervenire, secondo lei?
"Questi controlli, per quanto positivi, non bastano. Serve un'azione più strutturale soprattutto sul lavoro nero, vera fonte di evasione endemica. Certo, conta anche l'omesso scontrino, ma il grosso dell'evasione sta alla voce lavoro nero e partite iva inesistenti".
Il Nord quanto paga per questa situazione?
"In Italia ci sono solo quattro regioni con residuo fiscale attivo, ovvero regioni che danno più di quello che ricevono. E sono tutte nel Nord Italia. Se c'è un'evasione superiore alla media, quelli che pagano sono quelli che poi ci rimette di più".

CONTROLLI SU SCONTRINI NEL SALENTO, 54% SONO IRREGOLARI -Su 87 controlli in materia di scontrini fiscali in attivita' commerciali del Salento, la Guardia di Finanza ha accertato 47 violazioni, pari al 54%. Ieri i finanzieri in divisa e in borghese hanno perlustrato numerosi "quadranti" del territorio salentino, anche a contrasto dell'abusivismo commerciale e della vendita di merce contraffatta; i "baschi verdi" hanno eseguito il sequestro complessivo di 5mila articoli nel centro storico di Lecce e nelle marine leccesi. Complessivamente, l'attivita' svolta nell'ultimo weekend, ha permesso di riscontrare 111 violazioni in materia di omesso rilascio del documento fiscale, su 204 controlli eseguiti, con una percentuale di irregolarita' pari al 54,4%. Identificati anche 4 in nero e 9 irregolari, e sono in corso gli accertamenti per verificare la posizioni contributiva di altri 56 lavoratori.

GDF ANCONA, UN NEGOZIO SU TRE NON EMETTE SCONTRINI - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona ha realizzato un vasto 'Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio' che ha interessato l'intera area costiera della provincia dorica, con il dispiegamento di oltre 100 militari, interessando i comuni da Senigallia a Falconara Marittima, da Ancona a Numana. Dai controlli e' emerso che in estate un contribuente su tre non batte lo scontrino.

In materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 206 controlli, che hanno portato alla constatazione di 74 violazioni per mancata o irregolare emissione di documenti fiscali che si aggiungono alle 625 violazioni gia' individuate dalla Guardia di Finanza sul territorio dell'intera provincia nei primi sei mesi del 2012, a fronte degli oltre 3.300 controlli realizzati nel settore per lo stesso periodo. In pratica, secondo i dati delle fiamme gialle, nel periodo estivo un contribuente su tre non batte lo scontrino o non emette la ricevuta fiscale. Particolarmente rilevante il caso di un barista scoperto dai finanzieri di Osimo, grazie ad una segnalazione al 117 da parte di un cittadino, che emetteva gli scontrini fiscali con un importo totale azzerato. In questo modo i corrispettivi incassati a fine giornata non venivano contabilizzati dal registratore di cassa e quindi erano esclusi dagli incassi giornalieri.

Alla fine del controllo erano ben 11.126 gli scontrini fiscali rilasciati con l'importo azzerato: l'evasione accertata e' stata calcolata per oltre 170.000 euro. L'attivita' commerciale rischia ora anche la sospensione dell'attivita' che normalmente scatta quando vengono accertate 4 violazioni, rilevate nell'arco di un quinquennio. I Baschi Verdi del Gruppo di Ancona hanno invece scoperto a Falconara un commerciante bengalese che riforniva gli ambulanti che frequentano la spiaggia con accessori per l'abbigliamento, senza avere nemmeno installato il registratore di cassa. Diversi anche i controlli in materia di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti che hanno permesso di sequestrare oltre 200 pezzi di merce e la conseguente denuncia di 4 extracomunitari.

GDF FIRENZE SCOPRE RISTORANTE-ALBERGO GESTITO 'IN NERO' -Un albergo-ristorante gestito completamente in nero con redditi non dichiarati per oltre 254.000 euro, Iva non versata per 25.000 e ritenute non versate per 6.200 euro. E' quanto riscontrato a seguito di un controllo congiunto eseguito dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Pontassieve e dai Carabinieri di Rufina, in provincia di Firenze.

Le attivita' ispettive hanno appurato che l'albergo e il ristorante avevano correttamente operato sino al 2009, con la regolare presentazione delle dichiarazioni fiscali in cui erano indicati volumi d'affari intorno ai 100.000 euro annui. Dopo tale data, decaduta anche la licenza comunale per operare come struttura ricettiva, la titolare dell'impresa aveva continuato a svolgere l'attivita' senza piu' adempiere a nessun obbligo fiscale. L'esame della documentazione ed i dati estratti dal registratore di cassa, mediante la lettura del Dgfe (dispositivo giornale di fondo elettronico), hanno accertato che la responsabile della struttura, nell'anno 2010 e 2011, ha emesso regolarmente le ricevute e scontrini fiscali nei confronti dei suoi diversi clienti ma, tuttavia, ha omesso di presentare le dovute dichiarazioni fiscali, ai fini delle imposte dirette, Iva e previdenziali e assistenziali. In tal modo, senza destare alcun sospetto tra i clienti, si e' sottratta al versamento di qualsiasi imposta.

Anche i 9 dipendenti impiegati presso la struttura, sia presso l'albergo che il ristorante, sono risultati irregolari, in quanto non sono risultate versate le dovute ritenute previdenziali ed assistenziali. E' stato accertato, inoltre, anche l'irregolarita' del misuratore fiscale poiche' sprovvisto dell'annuale verificazione. Per tale violazione la titolare e' stata sanzionata con una pena pecuniaria di 2.072 euro. I carabinieri della stazione di Rufina hanno contestato alla titolare la violazione per conduzione della struttura alberghiera senza la prescritta licenza, che prevede una sanzione amministrativa.

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