lunedì 8 ottobre 2012

Sorpresa! Il Parlamento: sì al pagamento entro 30 giorni delle fatture, ma lo Stato non è obbligato

Sembra una grossa e grassa presa per il sedere. Le morti per suicidio di imprenditori che non riescono a pagare i debiti, perché lo Stato deve loro una marea di soldi, sono ormai note e stranote. Tanto che questo inverno qualcuno invocava un intervento del Governo che provvedesse e arginasse la drammatica emergenza.
Ebbene, l’intervento non c’è stato. Così lo Stato ha proseguito impunemente a fare debiti su debiti con le aziende alle quali chiedeva beni e servizi, fregandosene dell’andamento delle stesse, alle quali però richiede tutti i giorni il pagamento puntuale delle imposte, sguinzagliando i suoi mastini di Equitalia, là dove le reticenti non pagassero e dunque evadessero le tasse.
Ovviamente il recupero, forzoso (e a totale spesa dello sfortunato), comportava e comporta secondo legge l’applicazione di interessi che vanno a sommarsi alle somme recuperate e che aggrava non poco la situazione debitoria del privato e/o dell’azienda in questione.
Insomma, un vero meccanismo di recupero efficiente che se da una parte stride con le norme povere e inefficienti a disposizione dei singoli privati quando debbono recuperare somme presso altri privati, dall’altra rilevano un sistema persecutorio nei confronti del presunto evasore fiscale.
Lo Stato ora si ritaglia l’ennesimo privilegio. Non solo usufruisce di un sistema di riscossione che spesso rasenta il taglieggiamento del contribuente, ma addirittura – in applicazione di una direttiva UE – impone ai privati l’obbligo di pagare i debiti entro 30 giorni dall’emissione della fattura, esentando però se stesso e le imprese pubbliche da tale obbligo. In altre parole, lo Stato può anche rimandare alle calende greche il pagamento dei suoi debiti nei confronti del privato che questi non potrà far nulla per rendere questi tempi, temi “umani”.
È solo una schifosissima vergogna per il nostro paese e per tutte quelle imprese che sono costrette a chiudere perché lo Stato non salda nei tempi giusti i suoi debiti, mentre è ligio nel recuperare i suoi crediti nei confronti di quelle imprese stremate. Una vera vergogna! Grazie a Monti e grazie ai politici!

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