giovedì 4 ottobre 2012

I lavoratori che si ammalano più spesso? I calabresi

Dati alla mano, i calabresi sono i più cagionevoli di salute. E' quanto emerge dalla maxi ricerca dell'Inps, che ha estrapolato dati interessanti dai certificati di malattia giunti nel 2011 dal settore pubblico e privato. Dimostrando come la Calabria sia la regione dove i dipendenti si ammalano di più: 24,5 giorni all'anno per i dipendenti privati, 20 per quelli pubblici. 
La ricerca è stata possibile grazie al sistema di teletrasmissione dei certificati di malattia, introdotto nellaFinanziaria del 2004 ma operativo soltanto nel 2010 con il "Collegato Lavoro", che ha permesso di incanalare in un unico database 11milioni e 714 mila certificati medici per il settore privato con i 4 milioni e 705 mila provenienti dalla pubblica amministrazione. E i dati che ne sono venuti fuori sono molto interessanti.

Ad esempio, se la bandiera nera tra gli assenteisti appartiene alla Calabria, la classifica regionale colloca la Lombardia al primo posto, con il 20% dei certificati medici trasmessi nel 2011. 
I dati pervenuti da ogni regione hanno poi permesso all'Inps di rendere il rapporto ancora più settoriale, andando ad esempio a suddividere le assenze in base al numero dei dipendenti di un'azienda o ancora suddividendo le assenze tra settore pubblico e privato e tra tipologie di contratto.
Nel primo caso, i dati dimostrano come le piccole aziende - fino a 5 dipendenti - abbiano un minor numero di assenti per malattia (1,5% all'anno) dovuto sicuramente ai maggiori controlli, mentre (sempre in base ai certificati pervenuti nel settore privato) i lavoratori con contratto a tempo indeterminato si ammalano 3 giorni in più rispetto a quelli con contratti a tempo determinato o a progetto: 17,8 giorni per i primi, 14,8 per i secondi.
Per quanto riguarda il discorso più generico di certificati di malattia giunti dal settore privato o da quello pubblico, è necessario intanto dire che non è possibile fare alcun tipo di comparazione con gli anni precedenti, essendo la prima volta che l'Inps ha in mano materiale per elaborare questi dati. Si può comunque dire che la media annua di assenze per malattie va dalle 17 giornate per il settore privato e 15,6 per i dipendenti della PA. Sempre nel settore pubblico, il record lo detengono ledonne tra i 40 e i 59 anni, con 2,4 volte in media pro capite; buona la salute dei giovani, con 1,2% di assenze nel pubblico e 1,5% nel privato per i giovani fino a 19 anni.

Una buona media, se affiancata agli altri dati europei: uno studio effettuato da Lusinyan e Bonato per il Fondo Monetario Internazionale ha dimostrato che sono i paesi scandinavi a detenere il record di assenteismo sul posto di lavoro. Calcolando il rapporto tra ore di malattia e ore contrattuali è emerso che l'Italia ha una percentuale inferiore di ore di malattia all'anno, con meno del 2%, mentre Svezia, Norvegia, Francia e Germania detengono rispettivamente il 6, il 5.5, il 3 e 2.5 per cento. 

Un capitolo a parte del report riguarda gli stranieri: i dati dell'Istituto rivelano una salute di ferro nei filippini, con solo 11,5 giorni di malattia nel 2011, mentre egiziani ed egiziane si ammalano di più, con 22,6 giorni in media per gli uomini e 24,5 giorni per le donne.
C'è infine un dato curioso, riguardante il giorno della settimana in cui ci si "ammala" di più. E' illunedì, giorno di fuoco dopo il relax del week end, che mette a letto il 32% dei privati e il 28% dei pubblici. Migliorano le condizioni di salute nei giorni successivi e svaniscono, non a caso, la domenica.

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