lunedì 26 novembre 2012

La bufala dell’affluenza record alle primarie-farsa: partecipazione inferiore rispetto al 2007


di Riccardo Ghezzi

Affluenza record. Code nelle grandi città. Un successone. Questo è ciò che i media italiani hanno fatto credere a proposito delle primarie del centro-sinistra svoltesi ieri, domenica 25 novembre 2012.
Peccato che i numeri dicano ben altro: al di là del fatto che la diffusione del dato ufficiale sull’affluenza stia clamorosamente ritardando, dopo le iniziali stime un po’ grossolane degli “oltre 4 milioni di elettori” il reale numero di partecipanti sembrerebbe attestarsi tra i 3,2 e i 3,5 milioni. Insomma, in linea con le altre due primarie organizzate dal Pd.
Probabilmente i giornalisti non hanno una grande memoria storica, o sono troppo pigri per consultare gli archivi o semplicemente cercare su google.
Lo facciamo noi per loro.
Le primarie del Pd si sono svolte una prima volta il 14 ottobre 2007. Votarono 3.554.169persone, un dato che difficilmente sarà superato dalla consultazione del 2012, nonostante il martellamento mediatico anche attraverso i social network e il presunto appeal di alcuni candidati “rottamatori” come Matteo Renzi. Nonostante anche i dibattiti televisivi, la crisi del centro-destra, la ripresa del centro-sinistra e la corsa alle urne da parte di elettori di centro-destra per votare Renzi. E soprattutto, nonostante queste primarie del 2012 non fossero di partito, ossia finalizzate semplicemente a nominare il segretario del Pd, ma di coalizione, quindi volte a scegliere il leader e candidato premier dell’intero centro-sinistra che a quanto pare ha cambiato nome in “Italia bene comune”, dopo le “fortunatissime” esperienze di Progressisti, Unione e Ulivo.
Nel 2007 i candidati alla segreteria del Pd furono Walter Veltroni, poi vincitore con il 75% delle preferenze, Rosy Bindi, Enrico Letta, Mario Adinolfi e Piergiorgio Gawronski.
Veltroni si è ritirato dalla vita politica dopo la batosta elettorale del 2008, promettendo più volte di scappare in Africa, di Rosy Bindi non vuole sentire parlare nessuno neppure a sinistra, Enrico Letta ogni tanto torna in auge con qualche dichiarazione balzana sullo spread. Eppure, questi cinque candidati sono riusciti a trascinare 3,5 milioni di persone alle urne, impresa che difficilmente sarà eguagliata in questo 2012 nonostante la poca accortezza nel divulgare le notizie da parte dei media.
Le successive primarie del Pd si sono svolte il 25 ottobre 2009, dopo un breve interregno targato Dario Franceschini.
Soltanto tre i candidati: il segretario uscente Dario Franceschini, lo sfidante Pierluigi Bersani e il terzo incomodo Ignazio Marino. Vinse Bersani con il 53%, staccando Franceschini fermatosi al 34%. Affluenza inferiore al 2007: 3.102.709 partecipanti.
Un dato che però non sembra scostarsi più di tanto da questa consultazione del 2012.
Insomma, dove sta questo successo delle primarie del centro-sinistra, se i numeri delle primarie del Pd sono sempre stati questi?
Andiamo ancora più indietro nel tempo, di ben 7 anni. Impensabile chiedere alla stampa italiana una memoria storica così vasta.
Primarie dell’Unione, 16 ottobre 2005: Romano Prodi stravinse su Bertinotti ottenendo il 75% dei voti. Ad andare a votare furono ben 4.311.149 persone.
Nel 2012 circa un milione in meno, aspettando i dati definitivi.
Già, proprio un’affluenza record.

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