lunedì 19 novembre 2012

Terremoto del Belice, a 44 anni di distanza la Camera stanzia 10 milioni

Lo prevede un emendamento del deputato siciliano Giuseppe Mariniello del Pdl. I fondi serviranno a definire i contenziosi in atto e a ripartire i contributi attraverso un decreto del ministero delle Infrastrutture. Le risorse verranno prelevate dal Fondo per lo Sviluppo e la coesione.
A 44 anni di distanza il terremoto del Belice ha ancora effetti sul bilancio italiano. Non si tratta di pochi spiccioli ma di 10 milioni di euro. Lo prevede infatti un emendamento a firma di Giuseppe Marinello, deputato siciliano del Pdl e approvato dalla commissione Bilancio della Camera che ha all’esame la Legge di Stabilità. Per quanto riguarda le risorse ai quattordici paesi della Valle, esse serviranno anche a definire i contenziosi ancora in atto e a ripartire i contributi attraverso un decreto del ministero delle Infrastrutture.
Poiché come ha anche chiarito il ministro dell’economia Vittorio Grilli la coperta è corta e c’è sempre bisogno di trovare una contropartita economica, in questo caso i soldi arriveranno da un taglio corrispondente del Fondo per lo Sviluppo e la coesione. Soldi che di solito vengono usati per interventi speciali. Nuove polemiche in vista, quindi, dopo i tagli alla sanità con la perdita di più di 7mila posti letto o l’aumento dell’Iva, senza scomodare la questione, per fortuna risolta, dei malati di Sla anch’essi colpiti dalla mancanza di fondi.
Il sisma all’epoca provocò circa 370 morti, mille feriti e oltre 70mila senzatetto e le sue sfortunate vittime sono venute alla ribalta in maniera ciclica, perché ogni governo che si alterna al potere usa la leva delle accise per reperire fondi in maniera celere. Tasse che per il terremoto avvenuto il 15 gennaio del ’68 ammontarono nel momento della loro introduzione a 10 lire e che sono tuttora applicate.

6 commenti:

  1. strappati dal governo berlusconi..bossi i fondi per il belice per destinarli alle quote latte europee per 10 milioni di euro.fonte blog mario monti 7.1.2013...avete qualcosa da dire ora...

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  2. Gli agricoltori lavorano e la UE con le quote li ha gabbati due volte, nel Belice, vivono ancora nelle baracche, nel Friuli no. A proposito lei ha mai visitato il Friuli? qualche cosa la potrebbe imparare lei ed il sig. prof. Monti

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    1. non capisco la censura...qui le baracche non ci sono .pensate all'emilia. ditemi ,come mai a ogni terremoto ,non vogliamo fare la fine del belice ,e non dite seguiamo anche noi l'esempio del belice...la ue non voleva sganciare i soldi per l'emilia e qui di soldi cee neanche l'ombra, come le accise mai versate,dieci milioni di euro dati da berlusconi e non bossi,ma tremonti..qui modifico la notizia e chiedo scusa all'interessato..po i leggete bene la finanziaria ,tutta,quindici milioni a istria e dalmazia di 60 anni fa...io l'ho letta e ci son osoldi per minoranze ,compresi i sudtirolei di quasi 90 anni fa..pubblicate le notizie vere e non a smozzichi come dite voi, e a vostro piacere...

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  3. nel belice non ci sono baracche e l'ultime sono state tolte a santa margherita e menfi due anni fa..consultate striscia la notizia che filmo'l'evento...e i filmati di canale cinque.non ho visitato mai il friuli ma nella vicina slovenia ho parenti..anche qui i lavoratori agricoli lavorano e sodo e molte terre sono in via di bonifica coi soldi guadagnati in luoghi di emigrazione..la dovete smettere di dare di questa terra un 'immagine negativa...consultate google e ci sono le immagini di arte e cultura e le minoranze albanesi e l'ortodossia greca..lo conoscete il belice vero..da qui imparerete la vera civiltà....non siamo arretrati o pezzenti...

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  4. errata corrige... non dite seguiamo anche noi l'esempio del friuli...noi non detestiamo voi,non ci sono rancori e questo è un dialogo civile ,voi dite una cosa ,io la mia.. civilmente...io voglio giustizia e non ci sto a essere considerato un miserabile.vi invio cordiali saluti dal belice trapanese,siamo divisi in tre province ...posso firmare liberamente senza nascondere nell'anonimato....mi chiamo la barbera mario e la mia famiglia storicamente viene da pegli,genova ,quando 400 anni fa questa terra era ricca...di origini liguri..

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  5. Caro amico, la nostra non e' la lotta contro la gente sicilia, che anzi rispettiamo per lo spirito autonomista che ha sempre avuto. La nostra lotta e' contro quei politici che negli anni vi hanno amministrato e che hanno "rubato" tutti i soldi che anche le altre regioni vi hanno dato. contro quelli che hanno fatto crescere il clientelismo ed i posti di lavoro inutili, che hanno finanziato opere "farlocche" e cosi via.
    Dovete essere voi e ribellarvi, purtroppo anche nelle ultime elezioni regionali, ha vinto la vecchia politica, e le cose non cambieranno di certo.

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