domenica 13 novembre 2011

Cassano e l'ingordiga delle Cooperative


Quello che sta succedendo a Cassano ci sembra davvero paradossale e sincerante davvero anacronistico.

Con la scusa della novità, della trasparenza e del “voltiamo pagina” si stanno gettando le basi per un ritorno al passato ad un modello che pensavamo davvero tutti avessero capito essere fallimentare, e che la storia avesse definitivamente bocciato, ed invece ci accorgiamo che i nostalgici del socialismo reale, in questa giunta sono davvero molti.

Cercheremo di spiegarci meglio, in questi pochi mesi, la nuova amministrazione non ha perso occasione per affidare incarichi e attività lucrose a diverse cooperative sociali, ci vengono in mente ad esempio:

La gestione dei profughi affidata a due comparative sociali;

le iniziative della festa del paese Writer Day e Skate Contest, realizzate e finanziate tramite una cooperativa sociale;

l’atto d’indirizzo con l’indicazione di preferire una cooperativa sociale per il servizio di reperimento fondi tramite bandi nazionali regionali ed Europei;

e ora l’idea che la gestione dell’asilo nido di cascine San Pietro sia affidato ad una cooperativa Sociale, tramite co-progettazione e gestione educativa.

Senza dimenticare che le cooperative sociali a Cassano hanno già in gestione, parecchi servizi a domande individuale, il trasporto e la gestione dei disabili, il servizio di consulenza psicologica, la gestione dell’isola Borromeo, Il parco Belvedere, alcuni appalti di manutenzione del verde.

Sappiamo benissimo che le cooperative sociali, in talune circostanze svolgono un’azione meritevole e che rientrano in una speciale categoria, caratterizzata dal fatto di perseguire l'interesse generale della comunità e l'integrazione sociale dei cittadini attraverso:

  • la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi
  • lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Ciò detto, riteniamo che questa amministrazione, con la maschera della solidarietà stia facendo un’operazione di clientelismo politico vero e  proprio, ai danni della libera concorrenza e non solo.

Specialmente in questo periodo di crisi economica è giusto che chiunque possa essere preso in considerazione per offrire i propri servizio al comune, il metro di paragone debbono essere il  prezzo e la qualità.

Il rischio di limitare solo a certi soggetti queste opportunità, è quello di pagare un prezzo piu alto, magari per avere un servizio più scarso.

Già in diverse occasioni, in questi mesi, abbiamo segnalato situazioni nelle quali si sono “buttati” dei soldi pubblici, non vorremmo che ciò succedesse in modo ancora più evidente con questa politica di scelte massimaliste. 

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