lunedì 7 novembre 2011

Profughi a Cassano, cosa scriveva Clipper


Ecco cosa scriveva il mensile Clipper, già nel mese di Ottobre: 
Profughi a Cassano, la Lega Nord: “Alloggi prima ai cassanesi

In merito all’arrivo dei profughi a Cassano d’Adda, la Lega Nord cassanese vuole esprimere la propria posizione politica. “Siamo ben consapevoli che si tratta di una decisione ovracomunale, e che il Comune ha dovuto provvedere alle richieste provenienti dalla Prefettura accogliendo ben 10 profughi. È necessario però fare alcune considerazioni nel merito, ci piacerebbe in primo luogo comprendere se effettivamente si tratta di profughi provenienti dal nord Africa, visto che trattasi di 10 ragazzi Nigeriani, che dunque nulla potrebbero avere a che con la questione della guerra civile in Libia. Ma su questo saranno le autorità competenti a verificare, se si tratta effettivamente di profughi scappati dalla guerra a cui spetterà lo status di rifugiati politici, oppure di altro. Speriamo in ogni caso che nel frattempo non scappino anche da Cassano. Nel frattempo possiamo dare suggerimento a tutti i Cassanesi che si trovano in difficoltà: “compratevi un passaporto libico oppure fingetevi libici, così potrete finalmente avere una casa, del cibo, dei vestiti nuovi e anche l’assistenza sanitaria. Tutto gratis, senza pagare affitti o ticket come fanno oggi gli italiani”. Infatti lo Stato, ossia noi, dovremo pagare 46 euro al giorno per ognuno dei profughi che verranno ospitati in città. Ma è poi vero che siamo obbligati ad accoglierli? – Insistono i leghisti - Se non ricordiamo male il presidente della Regione Piemonte, Cota, ha detto che accetterà solo profughi con passaporto libico, mentre l’Emilia Romagna governata dal Pd ha detto che non riceverà profughi, con la scusa banalissima che ha già due centri d’identificazione. Fanno invece sorridere, “anche se ci sarebbe da piangere” le parole dell’Assessore Moreschi, la quale, non più tardi di qualche giorno fa, dichiarava di aver contattato alcuni privati cittadini che avevano case sfitte e di averne trovate ben quattro. Ebbene, prendiamo atto che l’Assessore dopo queste sue affermazioni, o ha ricevuto un rifiuto da parte dei cittadini proprietari di queste abitazioni (a questo proposito ci piacerebbe sentire chi erano e perche hanno detto no) oppure sin da subito ha detto una mezza verità per non dire una bugia, non ha contattato nessuno, ma semplicemente si è guardata intorno, ha visto il suo compagno di partito, nonchè vicesindaco e insieme hanno deciso di collocare i profughi negli appartamenti, concessi a titolo di comodato gratuito, di proprietà della cooperativa Punto d’Incontro, della quale ricordiamo sempre il vice Sindaco Caglio è socio ma fino a prima delle elezioni ne era presidente”. Infine la Lega tuona su LPK. “Ci viene anche detto che verranno offerti ai profughi attività ludiche o di insegnamento che verranno gestite dalla cooperativa Lpk, che guarda caso vedendo sul sito della Cooperativa Punto d’incontro scopriamo: “Dopo la pluriennale esperienza con la Punto d’Incontro che li ha visti attivare il laboratorio artistico Paul Klee, un gruppo di operatori da noi sostenuti, fondano ELLEPIKAPPA, cooperativa sociale di tipo B” Insomma rimane tutto in famiglia! A nostro avviso sarebbe stato opportuno trovare veramente dei cittadini cassanesi disposti a concedere le abitazioni, questo avrebbe permesso di sentire le loro opinioni e magari di dare loro un aiuto economico, invece che sistemare questi ragazzi a 46 euro al giorno presso una Cooperativa che sta diventando sempre più la seconda, se non addirittura la sede primaria del Comune, infatti anche la conferenza stampa è stata fatta presso la loro sede e non come sarebbe stato logico presso la casa di tutti i cittadini e cioè la sede municipale. Facendo due conti scopriamo che l’arrivo dei profughi porterà alle casse delle cooperative coinvolte una cifra intorno ai 15.000 al mese, non poi cosi male in tempo di crisi, no? Ancora di più oggi siamo perciò convinti che quando parliamo di incompatibilità di cariche, o comunque di conflitto di interressi e palesi inopportunità, non sbagliamo, perciò aspettiamo fiduciosi la risposta del Prefetto a cui abbiamo fatto dettagliata richiesta di chiarimenti. Infine ci aspettiamo che un’Amministrazione cosi pronta a trovare soggetti disponibili ad affittare case a profughi lo sia altrettanto nei confronti dei nostri concittadini, anziani, disoccupati, in difficoltà economica. Ci auguriamo inoltre che non vi siano altri costi da sostenere da parte del Comune per il soggiorno di questi profughi e che gli stessi si comportino in modo civile e rispettoso delle nostre leggi e del nostro territorio e chiediamo tempi certi di rimpatrio, stop a nuovi arrivi e alle speculazioni delle Cooperative”.

Clipper Ottobre 2011, CASSANO D’ADDA di Donato Musarò 


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