domenica 22 gennaio 2012

Tosi «gela» il Pdl del Veneto che lo ha messo alle strette

VERSO LE ELEZIONI. Si anima il dibattito nella maggioranza dopo le dichiarazioni del coordinatore Alberto Giorgetti. «Polo e candidato opposto a me? Meglio, così ci sarà più scelta. Si potrebbe continuare insieme ma troppe idee ora ci dividono»

Verona. Sempre più lontani. Anche se sotto sotto, con accentuazioni diverse e senza amarsi alla follia, magari vorrebbero restare vicini. Magari non proprio tutti, ma quasi. Sembra essere questo lo stato dei rapporti fra il sindaco (e ricandidato, in primavera) Flavio Tosi e il Pdl in vista delle elezioni amministrative. Tosi comunque, dopo che il coordinatore regionale del Pdl Alberto Giorgetti ha detto che, se Tosi si ricandiderà da solo, il Pdl ha pronto un Polo e un candidato sindaco alternativo, lancia una sorta di ultimatum: «La competizione è bella, si voterà in maggio e più candidati ci saranno maggiore sarà la scelta». Un addio al Pdl? Chissà. Certo non sembra un invito a restare uniti. «Ãˆ normale che io corra con la Lega Nord, il mio movimento, la Lista Tosi, e con altre liste civiche», spiega il primo cittadino. «Il Pdl? Sostiene il Governo Monti, mentre la Lega sta all'opposizione. Ha votato per ritassare la prima casa e noi no. Insomma, diventa difficile, visto che su temi così pesanti per la vita delle famiglie ci sono contrasti, andare divisi a livello nazionale e a braccetto a Verona. È più comprensibile andare divisi anche qui». Insomma, Tosi non molla il progetto della Lista Tosi — che lunedì prossimo, alle 20.30, in Gran Guardia, ha organizzato un incontro con Tosi sui cinque anni di amministrazione, con intervista al sindaco dei giornalisti Rodolfo Sala e Stefano Lorenzetto — perché, dice, «anche a Venezia, Treviso e Belluno, come a Verona cinque anni fa, c'erano liste civiche collegate al candidato». Il sindaco esclude contraccolpi sull'alleanza in corso a Verona, prima del voto, ma allo stesso tempo fa capire che almeno con una parte del Pdl non gli dispiacerebbe proseguire il cammino insieme. «Dentro il Pdl c'è tanta gente con cui ho lavorato cinque anni in maniera molto proficua, intensa e corretta», conclude, «e sarebbe un bene per Verona se questa squadra venisse riproposta. Ne sarei ben felice. Certo, non si può dire di tutto il Pdl. E comunque, per quanto riguarda la Lega, vedremo le decisioni del Consiglio federale». Andrea Miglioranzi, capogruppo e coordinatore della Lista Tosi: «La Lista Tosi è sempre stata una certezza, a prescindere da veti e pressioni, e non è più la cenerentola ma il fulcro della coalizione. Resta sempre aperto, comunque, il dialogo con il Pdl, pur se a livello nazionale sostiene il Governo Monti». La parte «lontana» a cui si riferisce Tosi è quella dello stesso Alberto Giorgetti e di suo fratello Massimo, ex di An, che peraltro vorrebbero riproporre l'alleanza. «Come illustrato dal coordinatore regionale Alberto Giorgetti noi a Verona puntiamo a confermare l'alleanza con la Lega, anche all'interno di un accordo regionale e nazionale», fa notare Cinzia Bonfrisco, senatrice del Pdl, ex Forza Italia. «La base ci chiede di mantenere un'identità dentro un progetto di alleanze già noto e collaudato», aggiunge. E il deputato e coordinatore provinciale del partito, Aldo Brancher, ex Forza Italia ma vicino alla Lega di Bossi, sta in attesa: «Io sono fermo a quando Tosi, un mese e mezzo fa, ha detto di attendere indicazioni dai vertici nazionali dei partiti. Ebbene, attendiamo allora queste indicazioni, dal nostro partito e dalla Lega, invece di continuare a parlare». L'assessore Vittorio Di Dio, della Destra sociale del Pdl, vicina a Tosi, dice: «Mi auguro anzitutto che si celebrino i congressi del Pdl», e sabato a Verona arriva il segretario nazionale del Pdl Alfano e ne parlerà, «perché solo la base può dire chi deve guidare un partito. Io mi auguro che si riproponga l'alleanza del 2007, ma oggi mi pare dura, visto che in questi cinque anni c'è chi non ha lavorato per consolidarla, ma per distruggerla». Ma se non verrà riproposta l'alleanza attuale Lega, Lista Tosi, Pdl e Udc, che cosa potrebbe succedere nel centrodestra? Gli scenari potrebbero essere due. O un'alleanza Pdl, Udc-Terzo Polo e altri centristi del Pdl, con un candidato espresso dal Pdl (si parla di un imprenditore) che potrebbe essere sostenuto anche da centristi del Pd, contro Lega, Lista Tosi e altre liste e contro Michele Bertucco del centrosinistra. Potrebbe nascere un unico partito di stile Partito popolare europeo (nato da Udc-Terzo Polo più Pdl e moderati), ma è chiaro che il progetto dovrebbe essere nazionale. Tutto è ancora aperto.



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