martedì 7 febbraio 2012

Gazzetta dell'Adda IL VERDE SI TINGE DI CEMENTO !!!

IL VERDE SI TINGE DI CEMENTO

Una speranza uccisa dalla realtà. Un sogno che si dimostra un’illusione lasciandoti lo stomaco sottosopra. Un sogno, per giunta, solo intravisto in una stagione che si pensava di rinascita dopo gli anni bui di  Tangentopoli di Cassano e che la nuova Giunta di centrosinistra con sindaco ambientalista fa ora evaporare. Il «mostro» di via Di Vona, 23 palazzi su un’area dismessa dove abiteranno 400 persone, si costruirà. E nell’ex Linificio si ipotizza di realizzare «Cassano 2», un imponente centro residenziale per circa 800 abitanti con vista sull’Adda. Così una Giunta eletta a furor di popolo mentre gli amministratori uscenti erano in carcere, una Giunta che aveva trasformato la rinascita ambientale e morale in un sentimento collettivo, sceglie la cementificazione. «Non è così», hangià argomentato il sindaco Maviglia. Un’interpretazione che avrebbe fondamento solo se si accettasse il postulato che il cemento si tinge di verde quando l’autorizzazione a costruire la dà la sinistra. Resta sorprendente la scelta di virare così velocemente versounfuturo vacuo. Sull’ex Veca, si dirà, l’Amministrazione comunale non poteva fermare un progetto (sotto indagine della Procura) già approvato dal centrodestra. In realtà la Giunta, a quanto si sa, non ha neppure tentato di opporre una ben minima resistenza all’arrivo delle ruspe. A Trezzo la Giunta (di centrodestra) per bloccare la costruzione del polo industriale (voluto dal centrosinistra) ha annullato la delibera di Variante urbanistica. Un’azione chiaramente ostruzionista (sono in corso ricorsi e controricorsi davanti la giustizia amministrativa) ma che ancora oggi, a tre anni di distanza, blocca i lavori. La Giunta rossoverde Maviglia, impaurita e incapace di aggredire un problema certamente imponente, ha invece ubito alzato bandiera bianca senza neppure tentare di trattare con il costruttore per rivedere al ribasso (secondo gli auspici pre-elettorali e le battaglie politiche fatte nella passata legislatura) la volumetria. Il segno di una sconfitta politica, innanzitutto, che abiura l’attesa «rivoluzione» ambientale. Un’Amministrazione comunale può legittimamente scegliere la linea in campo urbanistico che vuole, ma abbia il coraggio di dire agli elettori che il promesso patto di innovazione non può essere rispettato (o non si è in grado di rispettarlo). E’ ancora più sorprendent e quanto sta accadendo sull’ex Linificio. E’ vero, la Cassano2 in riva al fiume è un’ipotesi (ma diceva così anche l’allora sindaco Sala davanti al preliminare della ex Veca...), è vero non c’è stato alcun voto. Ma la Giunta ha già valutato (ed emendato) il progetto e se non lo ha rimandato al mittente vuol pur dire qualcosa. Intanto non leggiamo dichiarazioni indignate, non leggiamo dubbi tra le fila del centrosinistra. Solo il presidente del Consiglio comunale Caramelli ha osato sibilare che quella è un’area idrogeologicamente a rischio (se poi, disgraziatamente, dovesse avvenire una esondazione dell’Adda – posta a pochi metri - non si venga a dire che è un evento imprevedibile). Partiti e consiglieri comunali di maggioranza restano sotto coperta, quasi non fosse loro dovere, davanti un progetto destinato a cambiare il volto di Cassano, esporsi. Resta infine da capire perchè il Consiglio comunale che doveva discutere sull’ipotesi del progetto (previsto per il 31 gennaio) sia stato cancellato in fretta e furia e derubricato in riunione «segreta» coi soli consiglieri. Un ulteriore errore, di immagine e di sostanza, che getta dubbi sul futuro... verde di Cassano.

Walter Bonalumi

Questa volta il Direttore della Gazzetta "ci è andato giù pesante" con l' amministrazione di Sinistra, tutti si stanno infatti accorgendo di quale bluff si tratta, e di come questi signori con la faccia apparentemente pulita, stanno gestendo la cosa pubblica.
La fredda disamina fatta nell'articolo è quanto mai centrata. 
Aggiungiamo che è noto che già quando erano in minoranza, alcuni di questi signori avevano incontrato la proprietà, ma per parlare di cosa? A volere ascoltare le voci di popolo potremmo pensare che certi accordi erano già stati presi allora!!!

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un tuo commento