martedì 21 febbraio 2012

VENETO: LEGA NORD, UNA PROPOSTA DI LEGGE SUL LAVORO

Trovare lavoro è la prima preoccupazione dei veneti. Lo testimonia anche l'ultima indagine commissionata a SWG (leggi essevugì) dal gruppo consiliare della Lega Nord, che rivela che nel 2012 un veneto su due teme di perdere il posto, e 7 su 10 considerano difficile entrare nel mercato occupazionale. Per dare sicurezza a chi un lavoro ce l'ha e aiutare chi l'ha perso o è precario, i consiglieri del Carroccio hanno predisposto una proposta di legge che, attraverso lo strumento del “Contratto regionale di Attività”, prevede forme di sostegno al reddito per i disoccupati, corsi di formazione e di aggiornamento per precari e lavoratori in mobilità, incentivi economici alle imprese che assumono collaboratori per tre anni. Si tratta - ha spiegato il capogruppo della lega Federico Caner nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa svoltasi oggi a Mestre - di uno strumento legislativo che, attraverso specifiche politiche attive, intende rendere più accessibile e meno precario il mondo dell'occupazione, tutelando il lavoratore e venendo incontro alle esigenze di flessibilità richieste dal mercato e dall'impresa. Destinatari dei benefici del contratto sono i lavoratori subordinati dipendenti da imprese con prevalente produzione nel territorio regionale, gli autonomi economicamente dipendenti, i collaboratori a progetto delle imprese che svolgono la loro attività produttiva prevalente nell'ambito territoriale della Regione Veneto, i soggetti in cerca di prima occupazione residenti in Veneto, i lavoratori espulsi dal processo produttivo a seguito di licenziamento collettivo, i disoccupati di lungo periodo. Il prorettore dell'Università Ca' Foscari Adalberto Perulli, che ha redatto con il gruppo consiliare Lega Nord il progetto di legge, ha sottolineato gli elementi innovativi di questo strumento legislativo. Si tratta - ha detto - della prima esperienza di flexicurity regionale, con l'obiettivo di mettere in rete i vari dispositivi di sicurezza sul mercato del lavoro e i soggetti interessati chiamati a sottoscrivere un vero e proprio contratto. Le prestazioni - ha aggiunto Caner - saranno erogate attraverso l'istituzione di un apposito bando regionale che accoglierà l'adesione dei singoli, nei limiti delle risorse disponibili (2 milioni di euro per ciascuno degli esercizi 2012, 2013, 2014) e attiverà di conseguenza la fornitura dei servizi in relazione alle necessità dei richiedenti. Lo si legge in una nota della regione Veneto.

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